23 AGOSTO – OMAGGIO A RIVER PHOENIX
Cabaret galattico
Era il 1985. L’esordio cinematografico di River Phoenix ed Ethan Hawke avvenne tra le stelle, grazie al rocambolesco viaggio spaziale architettato da Joe Dante sulla navetta Thunder Road. Le teen comedy declinate in chiave fantasy, rivitalizzate oggi da film nostalgici come Super 8 o più smaccatamente hi-tech come Chronicle, sono divenute col tempo sottogenere di culto e serbatoi da cui attingere un intero immaginario favolistico per le generazioni a venire.
Dei tre ragazzini astronauti improvvisati, uno, Jason Presson, si è perso, smarrendosi nel nugolo indifferenziato delle serie tv, un altro, Ethan Hawke, è diventato attore di successo e il terzo, River Phoenix, si è trasformato in leggenda dopo la sua morte, avvenuta per overdose di speedball il 31 ottobre 1993. Dopo il bistrattato Explorers – in realtà fulgido esempio di favola generazionale ultracitazionista – l’attore, anche musicista e attivista politico, è apparso in Stand By Me, altro bildungsroman preadolescenziale tratto da un racconto di Stephen King e in altre pellicole di ottima fattura come Vivere in fuga. Per la performance, assai nerd, in Explorers vinse un Young Artist Award. Nel film di Dante è Wolfgang, squinternato ragazzino prodigio tutto scuola e laboratorio. Insieme a due suoi coetanei Ben, sognatore indefesso con la testa sempre fra le nuvole, e Darren, disilluso materialista con padre alcolizzato e matrigna fra i piedi, mette a punto un velivolo capace di librarsi in volo e superare le distanze stellari. Costruita con rottami sottratti a un rigattiere, l’astronave – sostenuta da un campo di forza elettromagnetico – riceve un segnale dalle profondità cosmiche. Qualcuno li sta chiamando da lassù e il viaggio supersonico è alle porte. Sulla falsa riga di The Movie Orgy, primo corto di Joe Dante e vero e proprio centrifugato di sequenze a montaggio iperveloce (b-movies, clip, cinegiornali), Explorers omaggia i grandi classici: La guerra dei mondi che compare più volte, Ultimatum alla Terra e Cittadino dello spazio, non tralasciando riferimenti iconografici come il poster di Destinazione… Terra! affisso in camera di Ben. Se la prima parte, di ampio respiro e coinvolgente, riesce a creare la giusta sospensione tra sogno e realtà, il finale improvvisato svela troppo (alieni verdi fracassoni, curiosi congegni meccanici, ambientazioni asettiche e monotone) e si discosta dal neoclassicismo spielberghiano, poetico e intenso, da cui trae evidente ispirazione nella prima metà. Rimane un divertente e riuscito esempio di sci-fi formato famiglia improntato allo stupore immaginifico. Peccato per l’epilogo ridotto a macchiettistico alien-cabaret, saturo di luoghi comuni apologetici e antimilitaristi.
Explorers [id., USA 1985] REGIA Joe Dante.
CAST Ethan Hawke, River Phoenix, Jason Presson, Amanda Peterson, Dick Miller.
SCENEGGIATURA Eric Luke. FOTOGRAFIA John Hora. MUSICHE Jerry Goldsmith.
Fantascienza, durata 109 minuti.