INEDITO – USA/UK 2012
Possibile scult? No, solo una cagata pazzesca
Sembrerà strano a noi italiani, ma nelle altre democrazie occidentali, se evadi le tasse vai in galera diretto. Specialmente negli USA. Tant’è che il povero Wesley Snipes, per non aver presentato la dichiarazione dei redditi tra il 1999 e 2001, s’è fatto tre anni di carcere, a partire dal 2010. Ne è uscito nell’aprile di quest’anno, poi domiciliari fino a luglio, infine totale libertà e ripresa dell’attività (pare sia stato reclutato nel prossimo I mercenari 3 con Stallone & Co.).
L’ultimo film cui Wes ha partecipato, prima di finire in cella, è appunto questo Gallowwalkers, terza regia del modesto Andrew Goth, finito poi in disgrazia, ahi lui!, per le colpe del suo attore primario. Il progetto, iniziato nel 2006 con un budget di 17 milioni di dollari, si è arenato a causa dell’indisponibilità di Snipes, e ha trovato la luce solo nel 2012, facendo poi il giro dei festival. Non che si sia perso granché, comunque. Nel selvaggio West, un infallibile pistolero nero cerca vendetta contro la gang di sbandati che gli hanno violentato e ammazzato la donna. Detta così, pare la versione cheap di Django Unchained, ma le similitudini con Tarantino finiscono qui, difatti il nostro eroe compie subito la sua vendetta, abbattendo velocemente i cattivi (in flashback). Peccato che su di lui incomba una maledizione: chiunque uccida torna in vita come gallowwalker, sottospecie di morto vivente costretto a ricambi di pelle per combattere la putrefazione, che mantiene tutte le caratteristiche fisiche e mentali di un normale “vivente”, ma che per essere eliminato necessita di decapitazione. Non sono zombi, non sono vampiri, come l’ufficio marketing del film li definisce ovunque: piuttosto ricordano le vittime dei Cenobiti di barkeriana memoria, costretti a ricostruire il proprio corpo dopo le sevizie sadomaso di Pinhead e soci. Il tentativo di Goth di creare una figura orrorofica inedita è apprezzabile, ma i suoi gallowwalkers ne escono senza nerbo, dimenticabili patchwork di tante altre creature maligne agghindati in costumi bizzarri di chiara natura fumettistica. Non fanno paura, fanno ridere, attirando nel loro comico buco nero anche Snipes, faccia monoespressiva, e il suo pistolero invincibile, che spara meglio di Lucky Luke e Cocco Bill messi insieme, togliendo ogni tipo di tensione al film. Inoltre, personaggi secondari inutili, scene splatter toste ma concentrate praticamente nella prima metà della pellicola, una costante e fastidiosa fotografia dalla luce sovraesposta e una sottile e persistente tracotanza nella regia di Goth affossano totalmente il film. Forse era meglio prendersi meno sul serio, tagliare qualche dialogo, aggiungere un paio di tette e vendere il tutto alla Troma: Gallowwalkers sarebbe diventato di sicuro uno scult. Invece è solo una cagata pazzesca.
Gallowwalkers [id., USA/Gran Bretagna 2012] REGIA Andrew Goth.
CAST Wesley Snipes, Kevin Howarth, Riley Smith, Tanit Phoenix, Alyssa Pridham, Simona Brhlikova.
SCENEGGIATURA Andrew Goth, Joanne Reay. FOTOGRAFIA Henner Hofmann. MUSICHE Andrew Glen, Stephen Warbeck.
Horror/Western, durata 90 minuti.