We are soldiers!
Non capita spesso di vedere sullo schermo, anche se chiaramente in chiave romanzata, una storia interpretata da gente di mestiere e non generici figuranti che si arrabattano per sembrare veri.
È quello che accade in Act of Valor, girato a quattro mani da Mike McCoy e Scott Waugh, entrambi ex stuntman e proprietari di una piccola casa di produzione specializzata in documentari sportivi. I registi infatti, per rendere veritiero al massimo il plot, hanno arruolato come attori, con il beneplacito delle autorità militari, un pugno di Navy SEALs, forze armate d’élite utilizzate spesso anche in missioni speciali anti-terrorismo il cui motto, “The only easy day was yesterday”, la dice lunga sull’alto grado di preparazione fisica, tecnica e tattica.
La trama: un’agente delle CIA sotto copertura in Costa Rica, caduta nelle mani di guerriglieri, è tenuta prigioniera nella giungla; una squadra d’incursori incaricata di salvarla, con un blitz spettacolare, libera la malcapitata. In seguito allo scontro a fuoco però, complice il recupero fortuito del cellulare di uno dei carcerieri, viene scoperto un sanguinoso progetto ordito da un leader terrorista di Al-Qaida: portare il terrore e la morte nel cuore degli States. Occorre far presto… la nazione è in pericolo!
Visto i presupposti, la pellicola, pur essendo stata girata con dovizia di particolari sulla vita privata dei combattenti e scene d’azione particolarmente realistiche ed emozionanti, non riesce a coinvolgere appieno lo spettatore; spesso si ha infatti l’impressione di assistere, più che a un film, ad un lungo documentario realizzato come uno spot pubblicitario sull’Unità Speciale della Marina Statunitense. Occorre tuttavia non dimenticare che i Navy SEALs, nel maggio dello scorso anno, sono assurti agli onori della cronaca per il blitz in Pakistan che ha portato alla morte di Osama bin Laden; inoltre sappiamo l’importanza che gli yankee attribuiscono a parole come patria, bandiera, valore, onore. Esse sono ben radicate nel loro dna e anche Hollywood ne è palese testimonianza.
Questo è un ennesimo film a loro ispirato, un film i cui protagonisti non hanno voluto nemmeno essere citati e che sono stati raccontati, sì come super soldati, ma soprattutto come uomini, con le loro paure, le loro debolezze, i loro sogni; capaci di dare la vita per i commilitoni e gli ideali in cui fermamente credono.