Le brave ragazze non vanno in paradiso
Trovarsi di fronte ad una smania narrativa dovrebbe essere esaltante per lo spettatore avido di nuovi orizzonti visivi. Usare il condizionale è d’obbligo, visto che permane il rischio di confondere l’idea di base con un tacchino da farcire fino a farlo scoppiare, perchè così sarà più buona e vicina alla perfezione.
Il comporre insieme più sviluppi e calibrarli nella giusta dose all’interno di una singola storia è un’arte per i pochi capaci di non inciampare nel classico errore di avere troppa carne al fuoco e non saperla gestire. Questo è quello che succede al secondo appuntamento di Mai per amore, ciclo di film tv dedicati alla violenza sulle donne. In Ragazze in web ad essere toccato è l’argomento rete-internet nella quale giovani donne ingenuamente giocano a spogliarsi davanti alla webcam, protette solo da un nomignolo e una maschera sugli occhi. Questo soggetto così denso e pieno di cose da dire vede aggrovigliarsi argomento su argomento fino a confondere il vero punto di partenza. Chi osserva pensa che la storia si concentri su Claudia e la sua rischiosa fonte di guadagno (storia che servirà a gettare le basi per trattare il tema dello stalking). Dopo poco invece sembra che sia Silvia, l’amica benevola, a reclamare tutta l’attenzione sullo sbocciare della sua anima ribelle per poi ritornare a seguire l’altra donna e i suoi problemi dell’essere stata promossa escort (una pretty woman moderna con tanto di ricco uomo d’affari corredato di portafoglio e cuore da donarle). L’obiettivo raggiunto invece è un altro, cioè quello di saper rendere la solitudine che rode la vita di una persona apparentemente felice che, in realtà, si nasconde dietro una facciata fatta di trucco, scarpe alte e bei vestiti. Claudia lotta da sola contro la famiglia, contro la società, diventando il giocattolo sexy di utenti anonimi, ma covando dentro di sé una dipendenza verso una vita tranquilla a cui vorrebbe tendere, nonostante il terrore di restarne delusa. Nella confusione generale qualcosa si salva in questo progetto ambizioso che purtroppo deve piegarsi alle regole del piccolo schermo, spogliandosi visivamente di qualsiasi riferimento forte, a causa della collocazione in fascia prime time e al cocciuto tentativo di indirizzare il prodotto ad un pubblico vasto ed eterogeneo.
Mai per amore – Ragazze in web [id., ITALIA 2012] REGISTA Marco Pontecorvo.
CAST Carolina Crescentini, Francesca Inaudi, Bruno Wolkovich, Roberto Citran.
SCENEGGIATURA Andrea Purgatori. FOTOGRAFIA Enzo Carpineta.
Drammatico, durata 90 minuti.