XIII Gli Occhi dell’Africa, 3 settembre – 20 dicembre 2019, Pordenone
La felicità artigianale
È singolare vedere Supa Modo in questi tempi in cui divampa la polemica Marvel sì, Marvel no, film di supereroi sì, film di supereroi no, Scorsese si sbaglia ecc. La pellicola di Wainaina suggerisce una teoria per cui ognuno può essere un supereroe, basta crederci.
Jo è una ragazzina che vive in un villaggio in Kenya, è malata terminale ma la sua voglia di essere riconosciuta come la supereroina Supa Modo non smette di esistere. Jo così sarà accontentata dagli abitanti del villaggio che credono in lei e nella sua forza. Un film che gioca con il cinema, con l’artigianalità dell’arte, che ragiona su come una comunità possa ancora essere il motore del cambiamento in questi anni bui. Il dramma di Jo non prende il sopravvento sulla vicenda e, anche se il ricatto della malattia è sempre dietro l’angolo, la regia non ci gioca su, anzi grazie ai suoi personaggi si permette di essere anche ironica. Siamo lontani dai drammi esistenziali dalla lacrima facile, in favore invece di una favola sull’umanità e sull’amore nei confronti del cinema. Quando il villaggio inizia ad allestire il “set” per realizzare il film su Supa Modo contro il male, la mente va subito a Be Kind Rewind di Gondry, dove un quartiere si batteva per salvare una videoteca dalla chiusura realizzando la storia del suo fondatore. Se unito, il popolo può essere un gigante contro il male, in questo caso la malattia schifosa che si porta via Jo senza riguardo.
Cosa resta? Il ricordo, impresso su pellicola, immagini felici di una bambina e il suo sogno. La magia del cinema. Wainaina esplora i paesaggi incantevoli di un Kenya utopistico lontano dai sentimentalismi a cui siamo abituati noi occidentali, e ci regala un sorriso ogniqualvolta Jo appare davanti alla telecamera. Il suo è un viso brillante che non fa vincere la tristezza, e il messaggio è quello che combattere serve sempre anche quando si perde, resta ai posteri portare avanti le battaglie.
Un’alternativa ai blockbuster americani ma pieno di rimandi ad essi, sia per quanto riguarda la componente supereroistica che per il pubblico di riferimento. Quei giovani che dovrebbero ispirarsi a quella tipologia di cinema, propagandistico e teorico a volte ma pieno di speranza per il futuro. I supereroi servono anche quando sono succubi degli effetti speciali, il cinema è cinema e lo sarà sempre fin quando riuscirà a raccontare delle storie da tramandare.
Supa Modo [id., Kenya/Germania 2018] REGIA Likarion Wainaina.
CAST Stycie Waweru, Maryanne Nungo, Nyawara Ndambia.
SCENEGGIATURA Silas Miami, Mugambi Nthiga, Wanjeri Gakuru, Kamau Wa Ndgug’u, Likarion Wainaina. FOTOGRAFIA Enos Olik.
Drammatico, durata 74 minuti.