Il colore falso ma bello
Il mondo che circonda Polza è in bianco e nero: ogni cosa è stata già definita e giudicata e appartiene al bene e al male, ma Polza sfugge alle categorie. È un’anima delicata e spietata, apprezza le minuziose meraviglie della natura e allo stesso tempo sa essere violento e distruggere con indifferenza.
La serie di Larcenet prova a confondere le verità e le deduzioni di uomini abituati a trovare un colpevole per ogni avvenimento contrario al loro modo di vedere e intendere. Polza è un uomo buono o un uomo cattivo? Il suo aspetto non lo aiuta, è pressoché calvo, ha un naso affilato che ricorda una carota, ha una bocca grande e sgraziata, le sue mani sono impacciate e i suoi vestiti sono sporchi, ma soprattutto è un uomo di dimensioni enormi, che, in linea col suo personaggio indefinibile, non si può definire grasso, perché, contrariamente a quanto si possa pensare, è agilissimo, forte e pienamente in grado di usare la sua mole per difendersi e sopravvivere. Di sopravvivenza è infatti costituita la sua quotidianità, dalla morte del padre resta solo e, incapace di condurre una vita comune, si nasconde nei boschi, si rifugia nei sobborghi tra individui di ogni sorta, entra ed esce da ospedali psichiatrici. La sua presunta pazzia però è solo estrema lucidità e consapevolissima alterità: la stessa alterità che hanno i disegni dei bambini rispetto alla geometria adulta. Quando viene arrestato, perché trovato addormentato e sporco di sangue vicino al cadavere di una donna, i poliziotti, leggendo la sua scheda psichica, si aspettano un carattere ritroso e poco loquace, invece scoprono di non trovarsi di fronte al solito criminale: l’intelligenza di Polza e ancor di più la sua formidabile memoria stupiscono i due uomini che lasciano, quasi ammaliati, che lui racconti. Quello che doveva essere un interrogatorio diventa una confessione, un racconto da focolare, una chanson de geste poco nobile, ma altrettanto avventurosa. Il fluire di personaggi, crimini e rivalse riempie i quattro volumi originali, ora racchiusi da Coconino in un unico volume che restituisce a Blast il formato dell’edizione originale francese e l’importanza editoriale che spetta ad un’opera simile. Lo scavo psicologico è tale che i particolari sordidi perdono ogni negatività e divengono mattoni uniformi di un’apologia solida e convincente. Dopo la lettura chi colpevolizzerebbe Polza? La lista dei suoi crimini, sciorinata nel commissariato a conclusione della vicenda, è una lista sterile e superflua. Il lettore ammira in Polza la naturalità dove “la natura non ha giustizia”, ammira la sua libertà e quell’“urgenza di partire che getta un’ombra sul bisogno di una destinazione”, la sua radicalità e la sua voglia di scegliere in un contesto in cui “tutto è strutturato in cui sia rassicurante non scegliere”. La realtà costruita da Polza è falsa, senza dubbio, ma Larcenet ha reso la falsità seducente e il suo senso di colpa è un soffio di vita.
Blast – Integrale [Blast – Intégrale, Francia 2009-2014] TESTI E DISEGNI Manu Larcenet.
EDITORE Coconino Press.
Graphic novel, b/n e colore, 816 pagine.