Purgatorio
Quando pochi mesi fa Coconino rese pubblico il suo nuovo manifesto programmatico specificò che sarebbe stato dato grande spazio alla sperimentazione e ai nuovi formati e che si sarebbe puntato molto sulla “forma breve”.
Fortezza Pterodattilo è proprio la raccolta delle storie brevi, spesso brevissime, scritte e disegnate dal neodirettore artistico della casa editrice: Ratigher, nome di punta del fumetto underground italiano. Sono quasi tutte storie inedite, tranne quelle lunghe lo spazio di una pagina raccolte nel capitolo “Storie a caso” e già apparse ne Le incredibili avventure di Tuta Teschio e altre storie. L’antologia racchiude lo spirito e il mondo dell’autore in maniera ancora più radicale rispetto alla bellissima graphic novel Trama – Il peso di una testa mozzata, che, pur nell’evidente libertà sia grafica che narrativa, aveva la compattezza e la logica tipiche dell’opera di più ampio respiro. La narrazione qui è ancora più essenziale e rarefatta, l’approccio dell’autore è ancora più diretto e netto. Fortezza Pterodattilo è una rapsodia del dolore fisico e interiore, della colpa, del rimorso e del peccato, tematiche che ormai si possono già definire come tipiche dell’autore. È uno spazio metafisico quello in cui le storie sono ambientate. È come un purgatorio – luogo che torna in più di un’occasione, a partire da Sbadiglio nero, una delle storie più riuscite e d’impatto – nel quale colpe, azioni, stati d’animo e sentimenti perfettamente umani e quotidiani si trasfigurano in creature mostruose e fantastiche (il bimbo fango, anche lui ricorrente e già visto in Trama) e in universi sommessamente fantastici, che pescano nell’horror, nell’apocalittico e e nel fantasy senza però mai essere dichiaratamente tali fino in fondo. La linea grafica essenziale e netta, perlopiù in un bianco e nero ancor più essenziale e spesso privo di chiaroscuri, trasmette una sensazione ancora più straniante, contribuendo a costruire questo strano universo di certo non realista, ma neanche davvero e del tutto fantastico; come se le coordinate fossero quelle dell’incubo in cui è facile riconoscersi pur nell’astrattezza e nella diversità dei luoghi. Le ispirazioni che riecheggiano e che Ratigher rielabora sono molte: c’è l’onda lunga dell’influenza di Paz e Tamburini, così come il tratto ricorda in alcune vicende Black Hole di Charles Burns e certo fumetto indie statunitense. Alla potenza di certe storie che colpiscono come un pugno in faccia (Paura oltre la morte, Sbadiglio nero, Dicevi di odiare il mare), anche quando vagamente ironiche, si alterna la sensazione di leggere esercizi di stile. In entrambi i casi però rimane l’impressione di una malsana catarsi.
Fortezza Pterodattilo [Italia 2017] TESTI E DISEGNI Ratigher.
EDITORE Coconino Press. COLLANA Coconino Warp.
Fumetto/Antologia, 128 pagine.