12. Festa del Cinema di Roma, 26 ottobre – 5 novembre 2017, Roma
Il triplo axel della solitudine
“L’importante è partecipare”, affermano di solito i genitori ai figli prima o dopo una competizione sportiva, qualunque essa sia, ed in particolar modo quando sono ancora agli inizi, con una possibile carriera tutta da costruire e conquistare. Ma a Tonya Harding quella frase non fu mai detta, e sicuramente incise anche sulla sua vita privata e agonistica.
I, Tonya racconta l’incredibile storia della pattinatrice statunitense, protagonista nel 1994 di uno scandalo sportivo che coinvolse la sua rivale, Nancy Kerrigan, e sconvolse l’intero Paese. Il film, diretto da Craig Gillespie, è un biopic anticonvenzionale che ripercorre le tappe fondamentali di questa vicenda, a partire dall’infanzia di Tonya e dal suo rapporto con la madre, assolutamente opprimente e di pessimo esempio, tanto da risultare il “mostro” della situazione. Se poi alla sua violenza verbale si aggiunge quella fisica del marito, è facile comprendere come l’intera esistenza della Harding sia stata condizionata da comportamenti esterni di rilevanza fondamentale che anche lei stessa, nel corso degli anni, ha accettato e supportato. Ne esce così un ritratto amaro e nero di una persona che al pattinaggio artistico ha dedicato tutta la vita, ma la cui figura è stata più volte macchiata da ingiustizie e scandali, tanto da “essere amata solo per un minuto”. Un minuto, però, che è passato alla storia grazie all’esecuzione, in gara, del primo triplo axel a livello femminile, salto ancora oggi di una difficoltà encomiabile, che per un po’ aveva decretato la Harding come la miglior pattinatrice al mondo, rimarcando ancora di più la sua ossessione per il successo. Un’ossessione forte, imprescindibile, vitale che doveva portarla alle Olimpiadi invernali a giocarsi l’Oro con la connazionale Kerrigan, ma che invece è diventata l’inizio della sua parabola finale, risultando sempre più un personaggio grottesco all’interno di un ambiente dove la grazia e la buona educazione erano tutto. Gillespie alterna interviste contraddittorie a una narrazione più lineare, coinvolgendo direttamente lo spettatore in questa storia tanto assurda quanto antimoralista, supportato dal duo Margot Robbie e Allison Janney in stato di grazia e in odore di premi nella prossima award season. I, Tonya, quindi, conferma le aspettative rivelandosi un film fuori dalle righe, in cui il personaggio di Tonya Harding ha capitalizzato l’attenzione di milioni di persone sia per la sua carriera che per il suo carattere, rimanendo però ricordata più per un episodio da cronaca nera che per il pattinaggio artistico.
I, Tonya [id., USA 2017] REGIA Craig Gillespie.
CAST Margot Robbie, Sebastian Stan, Julianne Nicholson, Allison Janney.
SCENEGGIATURA Steven Rogers. FOTOGRAFIA Nicolas Karakatsanis. MUSICHE Peter Nashel.
Biografico, durata 119 minuti.