Tre donne, tre generazioni, tre personalità
Santa Barbara, anni Settanta: Jamie è un adolescente la cui vita gira attorno a un gruppo di donne composto da Dorothea, madre permissiva ma turbata, da Abbie − una giovane fotografa che ha preso in affitto una loro stanza −, e da Julie, una coetanea della quale è innamorato. Tutte e tre avranno un ruolo fondamentale nella formazione del ragazzo.
Tramite un intreccio narrativo che vede al centro tre figure femminili, 20th Century Women di Mike Mills intende tratteggiare un’epoca (gli anni Settanta con i suoi fermenti culturali, musicali e politici), descrivere tre generazioni e far emergere alcune sfumature dell’universo femminile. Infatti, qui il rapporto che le tre protagoniste hanno con Jamie dipende sia dalla loro personalità sia dal momento storico al quale “appartengono”: se Dorothea – per quanto aperta e moderna – risulta comunque una madre apprensiva legata ai modi e ai valori della “propria” epoca (gli anni Trenta e Quaranta), Abbie si comporta invece come una sorella maggiore, dedita a educare il teenager su questioni sentimentali e a indirizzarlo verso i moti culturali dei Settanta, mentre Julie rappresenta quella figura femminile imperscrutabile e complessa, priva di riferimenti ideologici e in bilico tra la migliore amica e la ragazza dei propri sogni. Risulta così evidente che con questi tre ritratti di donna l’opera ambisce ad essere tanto uno spaccato “storico” quanto un diario intimo capace di scrutare nell’anima dei propri personaggi, come dimostra anche l’occasionale uso della voce narrante dei protagonisti, funzionale a trasmettere allo spettatore il loro modo di percepire il mondo e l’esistenza. Una serie di ambizioni che però vengono raggiunte solo in parte: al netto di alcuni dialoghi efficaci e delle buone interpretazioni delle tre attrici principali (Annette Bening, Greta Gerwig ed Elle Fanning), il risultato complessivo è purtroppo debole e poco incisivo, a causa soprattutto del tono e del ritmo narrativo. Il film, infatti, ha un andamento compassato e un climax malinconico intenti a creare un’atmosfera riflessiva e un po’ sospesa, come le pagine meditative di un diario o di un romanzo. Scelte certamente legittime che la regia non sa però reggere con una struttura e una messa in scena abbastanza solide e adeguate, rendendo così fiacca e frammentata la resa complessiva. Ne emerge di conseguenza un lavoro a tratti interessante ma privo di forza ed energia, che vive soprattutto di intenzioni e di singoli momenti, apprezzabile dunque più per le sue qualità individuali che per il suo risultato finale.
20th Century Women [id., USA 2016] REGIA Mike Mills.
CAST Annette Bening, Greta Gerwig, Elle Fanning, Lucas Jade Zumann, Billy Crudup.
SCENEGGIATURA Mike Mills. FOTOGRAFIA Sean Porter. MONTAGGIO Leslie Jones.
Commedia/Drammatico, durata 119 minuti.