La solitudine tra noi
Dura la vita dei supereroi: tanti poteri corrispondono a tante responsabilità, e libri e fumetti insegnano, per esempio, che la folla che prima ti adorava è pronta a criticarti e temerti al minimo errore (vero, Superman?).
Per esempio, è impossibile che le differenti visioni del mondo di Captain America e di Iron Man non si scontrino creando un caos non facilissimo da gestire. Mentre cupo e tormentato è il Batman raccontato da Nolan, il Batman a mattoncini gialli di Lego Batman – Il film è nevrotico, un po’ infantile ed egocentrico al limite della patologia, vittima di una solitudine da cui cerca continuamente di fuggire negando l’evidenza. Ad aiutarlo a sconfiggere queste nevrosi, la figlia del commissario Gordon erede del ruolo del padre, il fido maggiordomo Alfred, un orfano involontariamente adottato dal nostro e, paradossalmente, il Joker. Il film di Chris McKay trova nel racconto ironico di queste nevrosi il filo conduttore della sua parte più comica; il Batman dei Lego è certamente e in buona parte, a partire dai titoli di testa letti e commentati dal protagonista e a partire dai frequenti riferimenti alla storia cinematografica e fumettistica dell’uomo pipistrello, una parodia dei cosiddetti cinecomic e del Batman nolaniano in particolare, ma soprattutto nella prima metà assume per lunghi tratti i connotati di una vera e propria commedia sulla nevrosi. Significativo da questo punto di vista, oltre che estremamente divertente, è il rapporto con il Joker, raccontato come fosse una storia d’amore in cui uno dei due non trova lo stesso suo sentimento rispecchiato nell’altro, comportandosi di conseguenza. Se da un lato Lego Batman – Il film diverte molto e talvolta con una certa irriverenza verso i modelli di riferimento, anche grazie alle numerose e variegate citazioni pop, più claudicante è, diciamo così, la parte educativa rivolta al pubblico più giovane. La morale sulla necessità di avere qualcuno, di fare squadra e di non mettere sempre se stesso al centro dell’attenzione è infatti un po’ didascalica e pedante, e solo la natura (anche) parodica dell’opera salva dalle cadute nella retorica. È come se si notasse una certa difficoltà nell’unire la riuscita parte umoristica, rivolta più agli adulti che ai pargoli, con la parte educativa e moraleggiante, e quindi una certa difficoltà nell’accontentare entrambi i pubblici di riferimento. Non è un caso che anche dal punto di vista della crescita interiore del protagonista sia più efficace il racconto del suo rapporto con il Joker che i momenti dichiaratamente educativi. Un’ultima annotazione va al doppiaggio italiano; interessante è la scelta di Claudio Santamaria come voce del protagonista, in un rimando che sfrutta l’onda lunga di Jeeg Robot.
Lego Batman – Il film [The Lego Batman Movie, USA 2017] REGIA Chris McKay.
CAST (VOCI ORIGINALI) Will Arnett, Rosario Dawson, Michael Cera, Ralph Fiennes, Zach Galifianakis.
CAST (VOCI ITALIANE) Claudio Santamaria, Geppi Cucciari, Alessandro Sperduti.
SCENEGGIATURA Seth Grahame-Smith. MUSICHE Lorne Balfe.
Animazione, durata 90 minuti.