Welcome aliens
Alienween è il tipo di film horror coi titoli pieni di nomi palesemente inventati, tipo Frank Pazuzu. Ciò non avviene perché il film è brutto, anzi, ma perché è goliardico e dissacrante fino al punto che parte del cast preferisce rimanere nell’anonimato.
Il regista è Federico Sfascia, uno di quei personaggi che scopri ai festival cinematografici e poi ti chiedi come mai non li avevi mai sentiti nominare prima. Già regista di un lungometraggio (I Rec U, in cui recita anche Terry Gilliam), illustratore e giovane licaone, Sfascia è un regista di genere che sa bene che cosa gli piace: lo splatter, la comicità piena di fluidi corporei, le luci espressive alla Mario Bava e un tocco di melodramma preso dagli anime degli anni ‘80. Alla faccia dell’onnivorismo sincretico da cinefilia moderna. Grazie a un cast di attori professionisti − cito solo Guglielmo Favilla e Alex Lucchesi − e un reparto effetti speciali che sa dove andare a pescare (negli anni ’80 de La cosa), il rischio dell’estetica amatoriale è sventato e Alienween può prendere il volo, ovvero meritarsi le sue proiezioni festivaliere e, come minimo, un’edizione in dvd, ma soprattutto diventare un cult istantaneo per chi apprezza questo tipo di cose. Un accenno di trama sarà sufficiente a chiarire quali sono i riferimenti cinematografici del film. Quattro amici non più giovanissimi si recano in una casa di campagna (grande classico del cinema a basso budget) per passare la notte di Halloween a droga e prostitute e, nel frattempo, ricordare un po’ il passato. La casa è rimasta chiusa per diversi anni, da quando un evento tragico aveva indebolito il rapporto di amicizia tra i protagonisti, che dovranno affrontare il proprio passato quando un’inaspettata invasione aliena li farà stringere nuovamente a coorte per sopravvivere. Siamo nell’universo della commedia dell’orrore, quello de La casa 2 e Splatters – Gli schizzacervelli, con in più un tocco di nostalgia per i VHS, i tubi catodici e i mostri artigianali. Nulla di nuovo ma la sorpresa, oltre al fatto di essere un film italiano, è che tutto funziona senza pesantezza e non solamente per il pubblico ristretto dei cinefili. Guardando Alienween ci divertiremo per un’ora e mezza e non avremo mai quella spiacevole sensazione che il film tenti di cacciarci in gola con la forza le sue citazioni cinefile trite.
Alienween [Italia 2016] REGIA Federico Sfascia.
CAST Guglielmo Favilla, Alex Lucchesi, Federica Bertolani, Milena Gareffa, Mirko Peruzzi.
SCENEGGIATURA Federico Sfascia. FOTOGRAFIA Frank Pazuzu. MUSICHE Alberto Masoni.
Horror, durata 90 minuti.