Anzitutto felice anno nuovo. Ci vuole ottimismo per augurarlo, certo, alle prese come siamo con manovre durissime, senso di precarietà economica ad esistenziale, ruolo della cultura in caduta libera, sale cinematografiche in calo, e nessuno che ti venga a dire: “non preoccuparti, tra poco andrà meglio”.
Però. Però Mediacritica apre il 2012 pieno di orgoglio e speranze. Cominciamo dalle seconde. Tra poco si aprirà il percorso Mediacritica 2012, che fornirà alla rivista che state leggendo un nuovo gruppo di motivatissimi giovani critici, pronti ad amalgamarsi alla squadra già in pista e ampiamente riconfermata; lo spazio di crescita del sito è ampio, come dimostra il capitale di lettori che in soli 11 mesi si è formato; e l’attenzione dimostrataci da cinefili, istituzioni e anche molti lavoratori del settore ci fa pensare che l’anno che comincia sarà quello del consolidamento, anche del “marchio”, che comincerà a comparire anche come media partner di molte iniziative di qualità (pur mantenendo assoluta e insindacabile libertà critica).
Orgoglio, invece, per quello che lo staff di Mediacritica ha gettato sul campo. La rivista non gode di alcun finanziamento, e si basa su un lavoro a base volontaristica. Pur contando solamente sulla passione dei collaboratori, ad oggi abbiamo pubblicato 716 articoli, siamo riusciti a recensire il 95% dei film usciti in sala nel 2011, a garantire più di 40 film della settimana con approfondimenti a più voci, a fare una sorta di “servizio pubblico” di recensione dei più importanti titoli della storia del cinema in programmazione sul piccolo schermo, a lavorare su televisione e serialità, ad affacciarci sui new media (spazio che verrà ampliato) e sui mondi del fumetto, videogame, arte contemporanea, a offrire analisi di una settantina di inediti reperibili in dvd o persino su piattaforme online come MUBI (di cui siamo stati i primi ad analizzare i contenuti). Spazio a parte vorrei lasciare ai festival: abbiamo seguito e commentato sul posto i festival grandi (Venezia, Roma, Cannes, Locarno, Torino), quelli medi (Festival dei Popoli, Biografilm, Cinema Ritrovato, Torino GLBT, Future Film festival, Far East Festival, Sotto18, Giornate di Pordenone) e quelli piccoli e piccolissimi (Archivio Aperto, Lago Film festival, Voci d’Inchiesta, Mix, Rendez-Vous, Cinemambiente e così via), cui si aggiunge la partnership storica con Film Forum e Premio Amidei.
Più di così, francamente, non so davvero che cosa si potesse fare, e sempre – ma questo sta ai lettori dirlo – cercando di mantenere la qualità di scrittura e di interpretazione che, fin dalla presentazione (vedi il nostro “about” sulla homepage), abbiamo indicato come obiettivo principale di Mediacritica. Ai lettori chiediamo un regalo per l’anno che sta cominciando. Anzi due. Il primo: continuare a seguirci regolarmente. Il secondo: farci conoscere ad amici e conoscenti. Così potremo allargare ancora di più il nostro bacino di appassionati, con il fine ultimo di condividere l’amore per la critica. Ancora buon anno.