Inconsapevoli
Squadra che vince non si cambia e quindi, se si parla di cinema di genere, formula che vince non si cambia: l’horror contemporaneo fatica a sperimentare nuove forme di diffusione, ad esclusione del recente Babadook, e lo dimostra anche Extraterrestrial di Colin Minihan.
Un gruppo di amici si rifugia in una capanna remota nel bosco per passare un fine settimana di bagordi, ma quando cala la notte una strana palla di fuoco atterra nella foresta portando con se dei visitatori inaspettati… Unica nota originale di Extraterrestrial è il miscuglio tra horror e fantascienza, sapientemente alternati nel plot e nello svolgimento della vicenda, il resto è un grande déjà vu che annoia anche lo spettatore meno esigente. Vengono toccati tutti gli stereotipi del caso comprese le effusioni tra le coppie e l’ingenuità di azioni, le riprese di una videocamera e i dialoghi che i personaggi sono obbligati a subire, e non mancano tematiche “alte” quali il Vietnam e l’uso e la coltivazione di cannabis. Accade ancora, quasi come fossimo davanti ad una parodia, di trovarci a subire ottusità e incongruenze che fanno precipitare la verosimiglianza in più punti della storia. La casa sperduta, dalla quale è difficile scappare, francamente è uno stratagemma di sceneggiatura obsoleto e abusato, che nel passato ha partorito orrori indimenticabili, ma che oggi stanca. La regia cerca, sfruttando male la carenza di mezzi che invece poteva essere lo spunto per la sperimentazione, di fare un compendio del cinema di genere introducendo tesi cospiratrici e violenze (le sonde anali e la copiosa presenza di sangue). Si fatica a pensare che ci sia ancora un pubblico ideale per questi film, l’unico modo per incentivare la visione potrebbe essere la produzione firmata dai The Vicious Brothers, creatori contemporanei di commistioni sci-fi (Esp – Fenomeni paranormali). Il finale, e la fine che fanno i protagonisti, rimane la cosa più interessante del lavoro di Minihan, e pone le basi per un ragionamento più profondo. Forse inconsapevolmente, Extraterrestrial può essere annoverato nella cerchia delle pellicole post-11 settembre soprattutto per quanto riguarda il trattamento sul diverso e sul ruolo dello Stato nel controllo delle masse. Il pericolo è sempre dietro di te ma non allarmarti la Nazione è al sicuro, soprattutto se la situazione può essere tenuta “sotto controllo”. Non serve farsi tante domande, e sopravvivere a volte e peggio che morire. Un cinema politico con il quale un giorno si dovrà fare i conti; tutto il resto è vano.
Extraterrestrial [id., USA 2014] REGIA Colin Minihan.
CAST Brittany Allen, Freddie Stroma, Jesse Moss, Anja Savcic, Michael Ironside.
SCENEGGIATURA The Vicious Brothers. FOTOGRAFIA Samy Inayeh. MONTAGGIO The Vicious Brothers. MUSICHE Blitz, Berlin.
Horror/Fantascienza, durata 104 minuti.