16° Maremetraggio – International ShorTS Film Festival, 2 – 10 luglio 2015, Trieste
Incontro con Barbora Bobulova e Jacopo Olmi Antinori
Come da consuetudine, anche quest’anno Maremetraggio, International ShorTs Film Festival di Trieste, ha ospitato nomi importanti del cinema italiano. Si tratta di Barbora Bobulova e Jacopo Olmi Antinori.
Se la prima ha partecipato alla kermesse in veste di giurata per la sezione “Nuove Impronte” dedicata alle opere prime italiane, al secondo è stata dedicata una prospettiva riservata ai giovani talenti, alla quale negli anni hanno partecipato anche Luca Marinelli, Alba Rohrwacher, Michele Riondino e Elena Radonicich. Entrambi, però, sono protagonisti de I nostri ragazzi di Ivano De Matteo, film di chiusura di Maremetraggio. Se la carriera di Barbora Bobulova non ha bisogno di particolari presentazioni, quella di Jacopo Olmi Antinori è solo agli inizi, dopo il più che convincente esordio cinematografico in Io e te di Bernardo Bertolucci. Nell’incontro, svoltosi giovedì pomeriggio a Trieste, i due attori hanno avuto modo di raccontare al pubblico presente i retroscena di alcuni progetti passati e di quelli futuri. L’attenzione, che verteva principalmente nei confronti della Bobulova, si è resa tale da scoprire un talento nuovo come quello di Jacopo Olmi Antinori. Figlio dell’attrice Francesca De Martini, Jacopo ha debuttato giovanissimo, all’età di 9 anni ne Il racconto d’inverno di William Shakespeare al Globe Theater di Roma nei panni del giovane principe Mamilio. “Mi divertivo e basta, non ci pensavo a fare questa carriera”, afferma l’attore, che poi, però, è stato scelto per Io e te di Bertolucci, e lì le aspettative sono cambiate. Nonostante non sia ancora maggiorenne, ha già provato l’ebbrezza del palcoscenico teatrale e del set cinematografico. Discorso analogo, per certi versi, alla carriera di Barbora Bobulova. Lei, slovacca, agli esordi in patria si destreggia tra film – il debutto è Vlakàri (1988) di Jurai Lihost – e teatro, portando in scena opere di Cechov, Balzac e Shakespeare. Il primo contatto con l’Italia avviene nel 1995 quando viene scelta per una parte nel film di Claudio Sestrieri, Infiltrato, con Valerio Mastandrea. Stabile dal 1998, la Bobulova racconta che “le prime difficoltà le ho riscontrate quando ho capito che in Italia c’era distinzione tra attori di cinema, di teatro e di televisione e ho scoperto un mondo nuovo”. Un mondo che ha esplorato destreggiandosi con disinvoltura e versatilità in tutte queste forme d’arte, cimentandosi in commedie, thriller, film d’autore e drammatici e lavorando con registi come Marco Bellocchio, Ferzan Ozpetek e Giovanni Veronesi. Ormai consacrata e adottata dal cinema italiano, non esclude “la possibilità di scappare, se si presenta l’occasione”. Per il momento, però, non sembra ci sia. Reduce dal successo di Anime nere di Francesco Munzi e de I nostri ragazzi, appunto, ha tra i prossimi progetti un film per la tv con Sergio Rubini e la messa in onda su Sky in autunno della seconda stagione di In Treatment di Sergio Castellito. Per Jacopo Olmi Antinori, invece, più che il cinema c’è il quinto anno del Liceo Scientifico. Sfide opposte, ma comunque impegnative e affascinanti. In bocca al lupo ad entrambi!