Festival del Cinema di Cannes, 13 – 24 maggio 2015, Cannes (Francia)
I figlie so’ piezz’ ‘e core
In un’annata, sulla carta, particolarmente felice per il cinema italiano, la prima soddisfazione arriva dall’unico nostro cortometraggio presente alla Croisette: Varicella di Fulvio Risuleo, vincitore del “Prix Decouverte SonyCineAlta” alla “Semaine de la Critique” (nda: il premio per il miglior corto della sezione).
Il cortometraggio, del resto, dimostra che Risuleo è una promessa sulla quale vale la pena scommettere per il futuro del nostro cinema (si veda anche il surreale, un po’ scombinato ma estremamente interessante, Putrida Menzogna e il precedente Lievito madre). Una madre è preoccupata per la tipica epidemia di varicella che decima le classi delle scuole elementari: non perché il figlio sia a letto malato, ma al contrario perché è sano come un pesce. A preoccuparla sono infatti gli effetti della malattia sugli adulti, potenzialmente gravi. Perciò la sua idea da cuore di mamma è di farlo ammalare il più presto possibile, progetto che trova la netta opposizione del marito, all’apparenza sdegnato e scandalizzato. L’introduzione di un elemento esterno di per sé poco importante, ovvio e quasi banale (come è stato il lievito in Lievito madre), è la molla che rompe l’equilibrio familiare e del rapporto di coppia, inaugurando un implacabile gioco al massacro. Il timore/desiderio della varicella del figlio scatena gli egoismi e le paure dei coniugi, dando il via a piccole e feroci vigliaccherie reciproche: il diverso approccio alla malattia assume così il ruolo dei mattoni di un muro sempre più invalicabile tra i due. Varicella non è, almeno completamente, una commedia, ma Risuleo si mostra abile nel tratteggiare questo scontro dosando la carica erosiva dell’umorismo black e cinico, elemento costante e fondamentale quanto non eccessivamente caricato: così, il film diventa efficace come una sciabolata ben calibrata senza cadere in eccessi e senza perdere la bussola della rappresentazione. Non c’è solo un approccio all’umorismo e al suo potenziale iconoclasta raro nel panorama odierno italiano; il corto si pone come un’opera difficilmente collocabile nel nostro cinema anche grazie al sottofondo quasi misterioso e metafisico, non così lontano dall’horror d’atmosfera, pure in questo caso dosato con sapienza e senza eccessi. Risuleo è capace di giocare col rapporto tra i volti e lo spazio ristretto della cucina in cui si svolge la vicenda, connotando l’ambiente con una certa atmosfera di inquietudine, favorita dalla rilevanza dei rumori diegetici, dalla fotografia tendente alle tonalità più scure e cupe, interrotte solo dalla controluce del formidabile finale, e dal gioco campo-fuoricampo con l’esterno del giardino. Completano l’opera le prove dei due protagonisti: Edoardo Pesce, il Ruggero Buffoni di Romanzo Criminale – La Serie, e Giordana Morandini, bravi nel dar vita a due vittime di una malattia improvvisa e ben più grave della varicella.
Varicella [Italia 2015] REGIA Fulvio Risuleo.
CAST Giordana Morandini, Edoardo Pesce, Enea De Angelis.
SCENEGGIATURA Fulvio Risuleo. FOTOGRAFIA Juri Fantigrossi. MUSICHE Virginia Quaranta.
Drammatico/Commedia, durata 14 minuti.