Festival del Cinema di Cannes, 13 – 24 maggio 2015, Cannes (Francia)
Amicizia e retorica
Due amici disadattati affrontano la cotta inesauribile di uno dei due per una commessa di un bar in una stazione di Parigi. Abel è il bello e tenebroso, incapace di legarsi sentimentalmente e responsabilmente a nessuno, per questo condannato a relazioni con teenager al limite della legalità. Vincent è un inguaribile romantico, fermamente credente nei suoi ideali e convinto di poter conquistare la sua amata.
Mona è la ragazza tanto desiderata, che cela un grande segreto agli altri due protagonisti: tutte le sere dopo lavoro deve rientrare nel carcere in cui è rinchiusa. L’ignoranza di questo dettaglio da parte dei due ragazzi innesca una serie di episodi dal risvolto pericoloso. Un Louis Garrel così imbarazzato e agitato non si era mai visto: presentando il proprio film è riuscito a malapena a fare i ringraziamenti di rito. Ma è anche per questo, in fondo, che ci si dispone in maniera positiva a guardare Les deux amis. Il film inizia mettendo subito in primo piano i personaggi, li presenta nelle loro diverse sfaccettature e li fa confluire in un unico filone narrativo, cosa che dà unità e concretezza alla storia raccontata. Il lato comico è evidente fin da subito e poggia su tipi caratteriali abbastanza stereotipati ma anche bilanciati tra loro. O almeno questo è quello che succede nella prima metà del film. Se nella prima parte, appunto, la leggerezza e il tono è mantenuto fresco da una certa lontananza dalla retorica della coppia di amici bello/brutto, fascinoso/disadattato, da un certo momento in poi inizia una parabola discendente in questa originalità. Senza un reale twisting point della diegesi, i personaggi e i fatti raccontati si ripiegano un po’ su se stessi, non offrendo più quegli spunti comici che mettono sullo stesso piano i due personaggi. Il risultato è che Les deux amis tende, almeno da un certo punto in poi, a scadere in una retorica di concatenazioni narrative tipiche di film di livello realizzativo nettamente più basso rispetto a questo proposto da Garrel.
Peccato, quindi, per questa caduta di stile del film, che sul finale si omologa a molti titoli già visti e distribuiti, perché l’intreccio iniziale denota una grande voglia di fare cinema da parte del regista stesso. Le modalità di presentazione dei personaggi e di impostazione della trama sono infatti encomiabili, non impeccabili, ma comunque vive e ben orchestrate, facendo ben sperare per le prossime realizzazioni del cineasta. Come prima prova, in ogni caso, a Garrel vanno fatti i complimenti: nonostante non si avvalga di poetiche e forme artistiche particolarmente potenti, Les deux amis trova il suo posto di spicco tra i film proposti dal Festival di Cannes 2015.
Les deux amis [id., Francia 2015] REGIA Louis Garrel.
CAST Louis Garrel, Golshifteh Farahani, Vincent Macaigne.
SCENEGGIATURA Louis Garrel, Christophe Honoré. FOTOGRAFIA Claire Mathon. MUSICHE Philippe Sarde.
Commedia, durata 100 minuti.