Chi? Ma, soprattutto, perché?
“Fuoco, cammina con me!” Sibila Laura Palmer, sconvolta, ripetendo le parole di Bob, il suo aguzzino. Sarà uccisa, chiunque abbia seguito la serie Twin Peaks lo sa bene, mentre chi non l’abbia seguita dovrebbe prima recuperarla e poi dedicarsi al film Fire Walks With Me.
Prequel delle due stagioni del telefilm cult degli anni ’90, esso ci mostra quegli angoli nascosti dell’universo twinpeaksiano che i tempi (non così) stretti della serialità televisiva non permettevano.
Puntata dopo puntata abbiamo conosciuto la vita di Laura, quella vita all’apparenza così pura ma in realtà così corrotta in un mondo altrettanto marcio quanto perbenista di facciata; in Fuoco cammina con me invece vediamo gli ultimi giorni della ragazza caduta ormai in una spirale distruttiva di droga e sesso la cui fine è l’inevitabile omicidio e che la serie lasciava solo intuire.
Laura Palmer viene uccisa, non sveliamo niente di già noto.
Ed è già nota anche l’impronta registica di David Lynch, il surreale e visionario provocatore che preleva immagini e suoni dal profondo della psiche. Della psiche degli spettatori, non della sua. Pazzo, verrebbe da definirlo, ma con rispetto per quell’accezione di genio che ne fa un autore unico. O lo si odia o lo si ama, o entrambe, perché certe scene dei suoi film sono davvero crude ed aspre, ma di certo non si può restare indifferenti ai suoi film, e questo non è da meno.
Inquadrature sospese come finestre su altri mondi, i mondi del sonno pervaso da incubi, i mondi in cui gli incubi emergono fino nella veglia, dal subconscio al conscio, che invadono la realtà e la corrompono non solo con le emozioni ma addirittura con oggetti e persone. Possiamo distinguere ciò che esiste, ciò che è reale, da ciò che interpretiamo come sogno? No, non in un film di Lynch, perché un film di Lynch non va nemmeno interpretato, spiegato o analizzato. Va fruito ed intuito, come afferma l’autore stesso nel suo libro In acque profonde.
Non ci verrà mai spiegato se è Laura a vedere Bob o Bob ad esistere davvero modificando il proprio volto, né se l’onirica stanza rossa sia un luogo reale o meno; tutte le domande sorte dalla serie tv rimangono ancora senza risposta ed anzi se ne aggiungono di nuove, ma un vero cultore di Twin Peaks non può perdersi la visione di questo film, così come la lettura del romanzo Il diario segreto di Laura Palmer, perché, pur sapendolo, continueremo sempre a chiederci chi l’abbia uccisa, ma, soprattutto, perché.