FilmForum 2015 – XXII International Film Studies Conference, 18-24 marzo 2015, Udine/Gorizia
Diventare brand di se stessi
Ci si racconta, si fanno cose, si dicono cose, tutte di fronte ad una reflex. Una volta si scrivevano pagine e pagine di diari, si avevano gli amici di penna, oggi invece c’è YouTube 2.0, si esprimono le proprie abilità, i propri pensieri e con ogni video/vetrina messo in rete si pubblicizza se stessi.
Sono “Nati nella rete” la maggior parte degli youtuber intervenuti alle due tavole rotonde di lunedì 23 e martedì 24 marzo del FilmForum 2015, alla XXII edizione, tavole rotonde che trattano i NewMedia in Italia: la critica, il gameplay e il videomaking. Ciò che lega BarbieXanax (Marta Marcello), I Licaoni (Francesca Detti e Alessandro Izzo), Fraws (Francesco Miceli) di Parliamo di Videogiochi, Synergo e RedeZ (Mario Palladino e Nicola Palmieri) di Quei Due Sul Server, è l’originalità di ciò che fanno, la loro idea e il loro percorso. Nella prima giornata si parla di critica e videomaking. Marta Marcello è originale fin dal nome che è una sorta di critica alla società dell’apparire, della bellezza a tutti i costi e del contemporaneo, votato alla depressione e al “suicidio”. Con due canali, BarbieXanax e BarbieXanax Factory, la youtuber esprime con schiettezza spudorata e ironia pungente le sue opinioni sul mondo (violenza sulle donne, il gioco del rispetto solo per citarne alcuni) e lo fa rompendo gli schemi e i modelli tipici di una certa femminilità (non a caso molte critiche vengono dagli uomini, il 30% della sua utenza), parla sì di trucchi, vestiti, ma quando lo fa, infarcisce il discorso di vena dissacrante. Il linguaggio, semplice e immediato, il tono di voce incalzante, il ritmo veloce, il montaggio martellante diventano marchio del suo stile; come lei stessa dice in rete ci si annoia, quindi per trattenere e intrattenere bisogna escogitare qualcosa di nuovo. Lei di inventiva ne ha, sia quando è “BarbieXanax assaggia”, sia quando recensisce film più o meno noti, sia quando ci insegna termini prettamente cinematografici. Fin dall’inicipit dei suoi video è evidente che il punto focale è presentare se stessa e quella conflittualità tra la sua fisicità aggraziata e la forza impetuosa e incisiva di ciò che dice e di come lo dice. Diverso è il percorso di I Licaoni – casa di produzione, digital studio indipendente e fucina creativa, sguardo imprevedibile e goliardico – che non sono nati su YouTube ma hanno utilizzato quest’ultimo come una sorta di rete privata, un modo per fare impresa e pubblicizzare se stessi: il personaggio diventa brand. Mettono in rete i loro lavori, che trasudano una irresistibile “simpatia” livornese e una capacità tecnica fuori discussione (Kiss me Lorena, Memento Mori, Leviathan e la web serie
Elba – L’eredità di Napoleone, nuova forma di marketing del turismo), ma anche Cinema Show e Cinema Tips per riportare a galla il linguaggio cinematografico, rispondendo non più alla domanda come ma perché. I Licaoni e BarbieXanax sono esempio di come YouTube possa essere trampolino di lancio se si hanno idee, competenze e personalità da esprimere. Nella seconda giornata si parla di videogiochi e di critica con Fraws e Quei due sul server che ci conducono nel loro universo. I due ospiti, uniti dallo stesso network, raccontano la loro esperienza, il rapporto con l’utenza, con le case di sviluppo e i publisher, facendo un ritratto del mondo del videogioco di oggi, sottolineandone aspetti positivi e negativi. I loro video sono diversi da quelli soliti, perché stando alle parole di Fraws il videogioco deve “essere giocato e non visto giocare” – a meno che non si tratti di gameplay dietro cui c’è una costruzione – e quindi al centro c’è l’analisi del prodotto.