SPECIALE FREDERICK WISEMAN
Un altro tassello del grande mosaico americano
Descrivere la società occidentale, in primis quella americana, attraverso l’analisi delle singole parti che la compongono. Questo è quello che tenta di realizzare la filmografia del documentarista statunitense Frederick Wiseman, le cui opere si addentrano nelle diverse istituzioni pubbliche o private (tendenzialmente) del proprio Paese per osservarne il funzionamento quotidiano con un occhio critico e distaccato, facendone inoltre lo specchio di sistemi e ideologie più globali e generali.
Ciò vale per molte delle sue pellicole, tra cui The Store, film del 1983 sul Neiman Marcus, un centro commerciale di lusso situato a Dallas. Qui il regista mostra allo spettatore la vita ordinaria del grande magazzino in tutti i suoi aspetti e le sue attività: vi sono le riunioni dei dirigenti in cui si discutono le strategie di marketing, i colloqui di lavoro, l’addestramento delle nuove commesse, le pulizie delle varie strutture, i raddobbi dei capi d’abbigliamento e, naturalmente, i clienti che osservano, discutono e comprano i vari prodotti. Da tale quotidianità emerge che in questo ambiente tutte le azioni, i ragionamenti e i dialoghi hanno l’unica finalità di vendere e comprare. Un’ovvietà solo apparente, basti pensare al fatto che tutti i rapporti umani osservati dal film sembrano essere regolati da logiche commerciali, sia perché sono motivati da scopi meramente economici/lavorativi sia per il linguaggio costruito e pseudopubblicitario adottato dai singoli individui. E, in fondo, qui il denaro – pur non essendo mai inquadrato – risulta il vero motore dell’intero ingranaggio, in quanto continuamente evocato, nominato e pensato. Tutte caratteristiche indubbiamente interne al Neiman Marcus, ma allo stesso tempo tipiche di una buona parte delle nostre vite e del contesto che le avvolge, tanto che nel film tale ambiente diventa anche il riflesso e la metafora della mentalità e del sistema economico capitalista. Questione che si evince anche da alcune sequenze-chiave, frequenti nel cinema di Wiseman, che costituiscono la volta interpretativa della pellicola: si pensi al colloquio di lavoro, dove la candidata fa un discorso totalmente filo-aziendalista e precisamente mirato a “pubblicizzare” se stessa; alla riunione motivazionale dove i dirigenti affermano di sentirsi migliori perché lavorano per questa azienda; alla scena in cui un alto dirigente afferma in modo esplicito che l’unico scopo di tutte le attività del Neiman Marcus è quello di vendere e comprare. Una premessa forse “banale”, ma sicuramente emblematica.
The Store [id., USA 1983] REGIA Frederick Wiseman.
SOGGETTO Frederick Wiseman. FOTOGRAFIA John Davey.
Documentario, durata 118 minuti.