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Eccesso e controllo
Grande successo commerciale in Corea del Sud nel 2010, The Man from Nowhere di Lee Jeong-beom è un action/thriller piuttosto adrenalinico con un soggetto incentrato sul ritorno del passato e sulla volontà di giustizia e vendetta.
Il protagonista è Cha Tae-sik, misterioso e solitario gestore di un banco dei pegni che si rapporta unicamente con la bambina della vicina di casa. Quando una banda di gangster rapisce la ragazzina per una faccenda di droga in cui è coinvolta la madre, il protagonista decide di cercarla e salvarla dai malviventi. Per Tae-sik Cha sarà inoltre l’occasione per confrontarsi con i fantasmi del proprio passato. Nonostante l’opera affronti problematiche non prive di una certa complessità, queste vengono in realtà rappresentate in maniera molto chiara e diretta da una sceneggiatura spesso estrema nella caratterizzazione dei personaggi e delle loro azioni. Nel copione tutto sembra essere allo stesso tempo semplice e debordante, in quanto le varie figure risultano psicologicamente fin troppo nette, quasi prive di sfumature e smisurate nei loro comportamenti: i criminali sono cinici e sadici, i poliziotti determinati e combattivi, mentre la madre della bambina è stupida e sbandata. Anche lo stesso protagonista, sicuramente il personaggio più stratificato, è raffigurato nella maniera più incisiva possibile, tanto che i suoi atteggiamenti sono spesso eccessivi e i suoi cambiamenti risultano immediatamente comprensibili. Ma ad uno script molto caricato si contrappone una messa in scena in cui l’azione e la violenza raggiungono punti alti evitando però soluzioni veramente radicali. Se i combattimenti, soprattutto quelli finali, sono spettacolari e quasi coreografici senza mai risultare davvero estetizzanti, i momenti brutali sono presenti, anche se gli atti più crudi vengono spesso suggeriti dal fuori campo. Inoltre, è proprio la copresenza tra le figure nette e la regia adrenalinica ma “controllata” a svelare l’intento ultimo dell’autore: offrire al pubblico un prodotto avvincente, visivamente non estremo e semanticamente semplice, anche se non del tutto privo di profondità. E in tale prospettiva, The Man from Nowhere funzionerebbe (quasi) alla perfezione, se non fosse per un intreccio in cui sono inseriti troppi accadimenti e personaggi, che rendono la narrazione a tratti macchinosa e un po’ ingarbugliata, minando così la scorrevolezza e la compattezza dell’insieme. Insomma, un elemento un po’ incoerente che non inceppa l’ingranaggio, ma che rischia di rallentarlo.
The Man from Nowhere [Ajusshi, Corea del Sud 2010] REGIA Lee Jeong-beom.
CAST Won Bin, Kim Sae-ron, Kim Tae-hoo, Kim Chi-gon.
SCENEGGIATURA Lee Jeong-beom. FOTOGRAFIA Lee Tae-yoon. MUSICHE Shim Hyun-jung.
Thriller/Azione/Drammatico, durata 119 minuti.