Tavernier e il luogotenente Tommy Lee Jones
Louisiana. Nella foschia “elettrica” della palude, il detective Dave Robicheaux indaga sugli omicidi di un probabile serial killer. Il cerchio si stringe attorno ad un noto criminale locale e ad una troupe cinematografica da lui finanziata che sta girando, in quei luoghi, un film sulla Secessione.
Del film di Bertrand Tavernier si conoscono due versioni, entrambe inedite in Italia: una di 117 minuti, voluta dal regista e presentata al Festival di Berlino 2009 (e nelle sale francesi), e un’altra, di 15 minuti più corta, uscita direttamente in DVD solo sul mercato statunitense. Il personaggio di Dave Robicheaux, presente in In the Electric Mist with the Confederate Dead e in altre novelle di James Lee Burke, era già stato portato al cinema da Phil Joanou con Omicidio a New Orleans del 1996, rispetto al quale il film di Tavernier potrebbe essere, narrativamente, un sequel. In realtà pochi sono i punti in comune tra le due opere, di cui la prima è sicuramente la meno riuscita. Il confronto immediato va alle interpretazioni dei rispettivi attori, che vede, agli antipodi, da una parte uno scialbo Alec Baldwin dall’altra uno dei migliori Tommy Lee Jones. Pur essendoci molto di più nel film di Tavernier che la sola recitazione di Jones, è innegabile come l’attore texano sia oramai diventato un’icona nei panni dello sceriffo di frontiera triste e disilluso (Le tre sepolture, Non è un paese per vecchi) e come il film ne tragga giovamento. Il suo volto è la caricatura perfetta di un uomo in bilico tra la dipendenza dall’alcool, l’attitudine all’essere manesco e la volontà di “non compromettere i sani principi e abbandonare la causa” del proprio lavoro. Jones, interpretando il monito del generale secessionista John Bell Hood – che appare ad un Robicheaux in preda ad allucinazioni – incarna lo spirito (eterno) della Nazione, ne è l’ultimo difensore e il sunto di tutte le contraddizioni che essa esprime.
Tavernier lo dirige con maestria e parallelamente arricchisce un giallo convenzionale attraverso uno sguardo più profondo in quella terra che aveva già esplorato nel 1983 con il documentario Mississippi Blues. In un paesaggio desolante, dopo le devastazioni di Katrina, ritornano sullo sfondo i temi razziali del suo Colpo di spugna (altro adattamento di un romanzo americano) e riemergono i fantasmi di un tragico passato che riecheggia nelle sonorità cajun e nelle musiche originali di Marco Beltrami.
In the Electric Mist – L’occhio del ciclone [In the Electric Mist, USA/Francia 2009] REGIA Bertrand Tavernier.
CAST Tommy Lee Jones, John Goodman, Peter Sarsgaard, Mary Steenburgen, Ned Beatty.
SCENEGGIATURA Jerzy Kromolowski, Mary Olson-Kromolowski (tratta dal romanzo di James Lee Burke). FOTOGRAFIA Bruno De Keyzer. MUSICHE Marco Beltrami.
Drammatico/Thriller, durata 117 minuti.