9° Festival Internazionale del Film di Roma, 16-25 ottobre 2014
Ma quello non doveva essere il paradiso?
Presentato nella sezione “Gala” della 9a edizione del Festival Internazionale del Film di Roma, Escobar si è aggiudicato il Premio Taodue Camera d’Oro alla Miglior Opera Prima per la regia di Andrea Di Stefano.
Lui, italiano, con una carriera internazionale da attore, si è trovato a dirigere nientemeno che Benicio Del Toro e Josh Hutcherson alla prima occasione, grazie anche ad una co-produzione franco-spagnola che ha fortemente creduto nel progetto. Anche perché Di Stefano decide di partire subito alla grande raccontando la storia di Pablo Escobar, re della cocaina e noto criminale colombiano che nei primi anni Novanta aveva un patrimonio stimato intorno ai trenta miliardi di dollari. Il tutto, però, viene narrato dagli occhi di Nick, un ragazzo canadese che insieme al fratello si trasferisce in Colombia convinto di trovare un paradiso terrestre. E lo trova anche quando si innamora, ricambiato, di Maria. Peccato solo che Maria sia la nipote di Escobar. Andrea Di Stefano, che ha scritto interamente anche la sceneggiatura, si è basato su documentazioni e filmati del tempo per conoscere la vita di Escobar, ma sul grande schermo porta solo dei frammenti della sua esistenza vista attraverso gli occhi di un ragazzo che frequenta sua nipote. Il tutto, però, permette di vedere da un’altra prospettiva diversi aspetti della sua vita familiare, dell’attività politica e della sua crudeltà. Escobar assume ben presto toni diversi, con una regia che cambia a seconda della situazione, da quella più sentimentale a quella più drammatica e cruenta, ma è soprattutto Benicio Del Toro a tenerle ancorate. Lui, che aveva già interpretato un’altra grande icona latinoamericana come Che Guevara, questa volta si cimenta con un personaggio totalmente diverso, lavorando sulle due facce del noto criminale. Dal Dio del popolo allo zio premuroso che racconta le favole, per passare all’uomo che senza nessuna esitazione ordina crimini atroci e non si preoccupa di nasconderlo: ma chi è veramente Pablo Escobar? Ha ingannato se stesso o gli altri? Di sicuro, una volta entrati nel suo cerchio, non c’è via d’uscita, a discapito anche della famiglia. Lui comanda e a lui bisogna obbedire, e se questo viene meno, non c’è che una soluzione: eliminare. E Nick, senza colpe, si ritrova in un vortice più grande di lui. Ma sotto sotto, non lottano entrambi per la stessa cosa? Andrea Di Stefano quindi si avvale di un grande Benicio Del Toro e di un sorprendente Josh Hutcherson – il Peeta di Hunger Games – per raccontare la storia di un noto criminale e lo fa con un film che, nonostante sia un’opera prima, convince proprio per questo.
Escobar [Escobar: Paradise Lost, Francia/Spagna/Panamá 2014] REGIA Andrea Di Stefano.
CAST Benicio Del Toro, Josh Hutcherson, Claudia Traisac, Brady Corbet.
SCENEGGIATURA Andrea Di Stefano. FOTOGRAFIA Luis David Sansans. MUSICHE Max Richter.
Drammatico/Thriller, durata 120 minuti.