Festival Internazionale del Film di Roma, 16-25 ottobre 2014
Maledetta apparenza!
Uno dei titoli più attesi dell’anno, l’ultimo film di David Fincher, Gone Girl, è stato presentato nella sezione Gala alla 9a edizione del Festival Internazionale del Film di Roma. E non ha deluso le aspettative, anzi.
Tratto dal best seller di Gillian Flynn, il film racconta la storia di Nick Dunne (Ben Affleck) e di sua moglie Amy (Rosamunde Pike). Nel giorno del loro quinto anno di anniversario Amy sparisce misteriosamente e i sospetti cadono subito su Nick, che diventa così l’unico indiziato. A complicare le cose, però, ci pensano i media e l’opinione pubblica, che giudicano il caso senza conoscerne i risvolti. Quello che si presenta come un film giallo, si tramuta ben presto in qualcosa di molto più insolito e assurdo. A dominare la scena sono l’apparenza e l’inganno, ma anche il pregiudizio nato a prescindere, incapace di ascoltare e vedere con occhi diversi da una prima idea. Dalle parole di Gillian Flynn alla immagini di David Fincher la storia rimane invariata, seguita passo passo, forse perché l’autrice del libro è la sola sceneggiatrice del film. La trasposizione cinematografica si affida totalmente al ritmo del romanzo, alternando il doppio filo narrativo, quello di Amy e quello di Nick. Fincher con la sua regia maestosa tiene alta la tensione, alimentando i colpi di scena con colpi da maestro. La durata del film, quasi due ore e mezza, scorre inesorabile e senza sosta verso un risvolto totalmente inaspettato. La forma muta continuamente, dal thriller psicologico si arriva alla satira di costume, ma il nodo centrale è un semplice matrimonio tra due persone che pian piano si sono allontanante. Fincher, come in The Social Network, si concentra sulla solitudine dei personaggi, sulle loro paure, sui tradimenti, sui risvolti inattesi della vita. Quando siamo veramente noi stessi? A questo aggiunge l’America e il suo potere – ma che ormai è ovunque – di essere manipolati dalla storia che si vuole credere. Così la bella, brava e bionda di turno è sempre l’eroina, mentre il maschio, a prescindere, il colpevole. Questa dinamica, ormai comandata dai media e dalla tecnologia, analizza ogni minimo dettaglio pubblico, e un semplice sorriso innocente si trasforma in colpevolezza. Quello che non si sa, però, è che la mente umana può essere molto più diabolica. A farne da supporto è una messa in scena magistrale, aiutata da un cast che trova in Ben Affleck e Rosamund Pike la perfetta chiusura del cerchio. Perché David Fincher con Gone Girl si dimostra un autore a tutto tondo e firma un film dai risvolti inaspettati ma che non fa che confermare un vecchio detto: l’apparenza inganna. E mai come in questo caso è semplice verità.
L’amore bugiardo – Gone Girl [Gone Girl, USA 2014] REGIA David Fincher.
CAST Ben Affleck, Rosamund Pike, Neil Patrick Harris, Tyler Perry, Carrie Coon, Kim Dickens.
SCENEGGIATURA Gillian Flynn (dal suo omonimo romanzo). FOTOGRAFIA Jeff Cronenweth. MUSICHE Trent Reznor, Atticus Ross.
Drammatico, durata 145 minuti.