Louie innamorato
Per chi, nel corso degli ultimi anni, ha incontrato e imparato a conoscere Louie, la serie tv scritta, diretta, interpretata, montata e prodotta dal comico stand-up americano Louie C. K., la televisione non è stata più la stessa.
Louie rappresenta qualcosa di mai visto e non immediatamente classificabile, e in molti hanno cercato di analizzarne gli elementi di novità, ascrivibili in fin dei conti alla libertà del suo creatore: il legame tra finzione e vita personale, la manipolazione della storyline in un prolifico flusso di coscienza, il dialogo aperto tra dramma e commedia. Ambientata a New York, la serie racconta la vita privata di Louie, stand-up comedian anche nella finzione, padre divorziato e prossimo alla crisi di mezza età, dilaniato dai grandi temi della cultura americana – la famiglia, il sesso, la depressione, il senso di colpa – con una spiccata propensione ai racconti di formazione legati all’infanzia e all’adolescenza. Arrivato alla sua quarta stagione, lo show mostra il fianco alle prime perplessità, ma più che perdere di qualità, sembra tradire una forte tendenza all’introspezione che, nelle stagioni precedenti, meglio si bilanciava con la rappresentazione della società. Questa volta Louie è, anzitutto, un uomo in cerca d’amore: è l’amore il tema di quattordici episodi che, al solito, alternano il breve sketch a racconti più complessi e articolati. Si ride meno di prima: l’unico momento irriverente è la tragicomica esibizione di Louie a uno spettacolo di beneficienza per ricchi americani (Model), cui segue un improbabile incontro sessuale con una giovane modella. So Did the Fat Lady è una tenera parentesi sull’onestà estetica e l’emozione senza pregiudizi, mentre la lunga sequenza di episodi di Elevator racconta dell’amore totalmente privo di comunicazione verbale con una donna ungherese che non parla inglese: incontro, innamoramento, passione e separazione sono le fasi di questa insolita vicenda che, in molti momenti, sfiora piccole verità filosofiche sul nostro bisogno degli altri e sulla comprensione di un sentimento che ci è chiaro soltanto quando è perduto. In the Woods racconta, attraverso un lungo e bellissimo flashback all’adolescenza, la difficoltà di essere genitori, mentre i tre episodi intitolati Pamela concludono la serie in un’atmosfera di ritrovato incontro e innamoramento tra Louie e la sua amica senza peli sulla lingua. Qualcosa manca, a questa quarta stagione, ma non se ne possono ignorare i pregi: su tutti quello di una regia molto consapevole, certo televisiva ma capace di accennare, specialmente attraverso l’uso del piano sequenza, la verità del tempo interno di una storia, di un incontro umano, di un sentimento.
Louie [Id., USA 2010-in corso] IDEATORE Louie C. K.
CAST Louie C. K., Hadley Delany, Ursula Parker, Susan Kelechi Watson, Pamela Adlon.
Comedy, durata 23 minuti (episodio), stagioni 4.