SPECIALE STREGHE AL CINEMA
Una strega è pur sempre una signora
“È tempo di azioni coraggiose, di eventi bisbigliati e poi perduti col passare degli anni”: è l’agosto del 1940 a Pepperinge Eye, un tranquillo villaggio nel Dorset non ancora raggiunto dalle brutture del conflitto mondiale. Quando il governo decide di sfollare in campagna quanti più bambini possibile è qui che vengono spediti i tre fratelli Rawlins, Charlie, Carrie e Paul, piccoli, innocenti pacchi destinati a Miss Price, stravagante personaggio con un segreto da custodire.
La donna è un’apprendista strega che sta seguendo un corso di stregoneria per corrispondenza: quando questo viene sospeso a causa delle ostilità, non rimane altro da fare che correre a Londra per contattare il preside della scuola e farsi consegnare l’ultima, importantissima lezione, un incantesimo fondamentale per portare la guerra a una risoluzione vittoriosa. Combinando insieme live action e animazione il regista Robert Stevenson costruisce una surreale avventura a misura di bambino in cui buttarsi a capofitto. Molti hanno fatto notare la rassomiglianza con Mary Poppins, altro successo Disney che condivide con Pomi d’ottone e manici di scopa un regista, un attore (David Tomlinson), i compositori, lo scenografo e pure il direttore musicale, oltre alle già citate tecniche di realizzazione. Poi è vero, entrambi sono farciti di canti e balli, ma soprattutto sono tutti e due ottimi ritratti di memorabili personaggi femminili. Da un lato una misteriosa tata piovuta dal cielo, una fata che prende il té sul soffitto e gareggia alle corse di cavalli, “praticamente perfetta sotto ogni aspetto”, forse troppo. Dall’altro una strega un po’ maldestra ma solo perché alle prime armi, che detesta il fegato di drago avvelenato ma è capace di trasformare chiunque la faccia arrabbiare in un dolce coniglio bianco. Nessun naso a punta, niente pori pelosi o improbabili carnagioni verdastre, Miss Price è un brivido cosmico che scorre lungo la schiena: sicuramente non è perfetta, un tantino frastornata, ma sempre risoluta e determinata nel portare avanti la sua missione, mentre viaggia comodamente seduta su di un letto volante. Angela Lansbury la interpreta con eleganza, stile e un pizzico di follia, poliedrica protagonista di una storia di magia, di coraggio, di sentimenti veri. Tratta dai romanzi di Mary Norton, Pomi d’ottone e manici di scopa è una storia bizzarra che fa sorridere e pensare: immersa in un contesto reale e quanto mai drammatico come quello di una guerra universale, non ne sente il peso, la definisce noiosa e cerca il modo di combatterla, con un piano diabolico, fiducioso, perciò vittorioso.
Pomi d’ottone e manici di scopa [Bedknobs and Broomsticks, USA 1971] REGIA Robert Stevenson.
CAST Angela Lansbury, David Tomlinson, Ian Weighill, Cindy O’Callaghan, Roy Snart.
SCENEGGIATURA Bill Walsh, Don DaGradi (tratta dai romanzi Il magico pomo d’ottone, ovvero come diventare una strega in dieci facili lezioni e Falò e manici di scopa di Mary Norton). FOTOGRAFIA Frank V. Phillips. MUSICHE Bill Walsh.
Fantastico/Musicale, durata 117 minuti.