La street photography come scelta di vita
Per qualche decennio Bill Cunningham ha documentato gli abiti indossati dai newyorchesi per la rubrica Style del Times, con particolare attenzione per le stranezze, per i dandy e per le donne che sanno come farsi notare. Le strade di New York sono il melting pot per eccellenza, e un film sulla street photography ambientato nella metropoli non può non essere interessante.
Qualcuno definirebbe Bill un monomaniaco, e in parte avrebbe ragione perché egli dedica al suo lavoro ogni ora del giorno, non prendendo mai parte alla vita mondana newyorchese, che fotografa senza lasciarsi davvero coinvolgere. La sua passione non è rivolta tanto alla fotografia, quanto agli abiti e alla moda. È un esperto massimo del settore e il suo lavoro di documentazione è interessante anche da un punto di vista antropologico, ma questo pensiero non lo sfiora nemmeno; a Bill piacciono semplicemente i cappelli. Egli stesso è un personaggio caratteristico della metropoli, e non meraviglia che un gruppo di filmmaker abbia deciso di seguirlo per qualche mese e di documentare la sua attività. Bill Cunningham New York evita l’utilizzo di una voce narrante e sceglie di lasciar parlare i documenti. La videocamera segue pedissequamente Bill, che, ormai anziano, si sposta in bicicletta da un corso all’altro. Il suo entusiasmo per il lavoro è sempre alle stelle e le persone che lo conoscono rilasciano interviste altrettanto calde e sentite. Tra feste di compleanno e premi di riconoscimento, Bill Cunningham New York è un film che ha i toni dell’encomio, ma non è mai troppo stucchevole perché il fotografo sembra meritarselo, è un personaggio incantevole e talmente entusiasta da apparire fuori dal mondo. Le interviste del film non vanno troppo a fondo, non scavano mai alla ricerca delle realtà scabrose che devono pur esserci, ma, quando sono poste domande personali, si intravede un baratro, quello di un uomo che è sempre stato solo e che preferisce non parlare di relazioni sentimentali. Bill dev’essere così affabile e così ingenuo perché è il perfetto street photographer: nessuno si sente importunato dal suo occhio meccanico, rigorosamente analogico. In realtà, lui è meno ingenuo di quello che sembra, ma di questo preferisce non parlare e anche il film rispetta la sua scelta.
Bill Cunningham New York [id., USA 2010] REGIA Richard Press.
CAST Bill Cunningham, Anna Wintour, Carmen Dell’Orefice, Annetta de la Renta.
SOGGETTO Richard Press. FOTOGRAFIA Tony Cenicola, Richard Press. MONTAGGIO Ryan Denmark.
Documentario, durata 84 minuti.