SPECIALE TRUE DETECTIVE
“La mia famiglia è vissuta qui per molto, molto tempo”
True Detective, l’ultimo successo televisivo dell’HBO, è molte cose insieme: giallo, poliziesco, horror, buddy cop, ma soprattutto è una serie che, fin dall’inizio, dialoga col soprannaturale. La scelta non è semplice se si considera che viviamo in un’epoca di scetticismo diffuso e l’esoterismo raramente è preso sul serio.
I luoghi di ambientazione hanno un ruolo importante nel determinare il mood della narrazione e, quindi, anche le sue regole interne di plausibilità: la metropoli può essere il luogo degli omicidi efferati, delle religioni corrotte o, al massimo, dei culti lisergici, ma non del mistero né tantomeno dell’inquietudine spirituale. Per colpire il pubblico odierno, postmoderno e consumato, bisogna rimuoverlo dagli ambienti a lui familiari e condurlo nelle piccole comunità isolate, come il Montana di Twin Peaks, esempio principe dove la località dà addirittura il titolo alla serie. True Detective sceglie il grande sud, più in particolare la Louisiana, che nella semplificazione del cinema di genere diventa sinonimo di paludi, Voodoo e bifolchi.
L’indagine di “Rust” Cohle (Matthew McConaughey) e Martin Hart (Woody Harrelson) si arricchisce fin dalla prima puntata di sfumature esistenziali. Il ritrovamento di un feticcio sulla scena di un omicidio porta i due detective a riflettere sulla dimensione del sovrannaturale. Il texano Rust è un uomo di città e non si allontana mai dal proprio scetticismo razionale. Hart, invece, è un uomo semplice. Originario della Louisiana, combatte il crimine senza porsi troppe domande, quando è posto davanti agli omicidi seriali risponde solo con un viscerale e atavico disgusto. La dicotomia impreziosisce l’intera serie di dialoghi sfiziosi mentre la coppia di detective si muove tra cimiteri abbandonati e campi di grano. La Louisiana di True Detective può essere un giardino idilliaco fatto di deliziose casette isolate oppure una palude fetida e grigia, piena di ossa umane e personaggi grotteschi. in ogni caso è un luogo che sembra essere immobile e sterminato: qui un killer potrebbe nascondersi per sempre. I molti riferimenti al Voodoo, alla Santeria e all’enigmatica Carcosa ci fanno intuire che non potremo mai comprendere gli omicidi rituali se prima non comprendiamo la Louisiana, la sua storia e gli attori sociali che la popolano. Rust è lo straniero che porta scompiglio in una situazione che è immota da sempre: ricade su di lui il compito di sfondare il muro di gomma che protegge l’identità del serial killer.
True Detective [id., USA 2014] IDEATORE Nic Pizzolatto. REGIA Cary Fukunaga.
CAST Matthew McConaughey, Woody Harrelson, Michelle Monaghan, Tory Kittles, Michael Potts, Kevin Dunn, Alexandra Daddario.
Crime, durata 60 minuti (episodio), stagioni 1