SPECIALE STEPHEN FREARS
(Not) So English
Con Tamara Drewe, Stephen Frears inquadra subito i due punti cardine che possono trasformare un film che sulla carta sembra una commediola leggera in una pungente satira su vizi e virtù di una comunità rurale scossa dal ritorno di Tamara, detta Tam, con un nuovo naso, due gambe chilometriche e un lavoro prestigioso a Londra.
Il primo punto è usare la graphic novel in cui questi personaggi sono nati come canovaccio per ricercare nella realtà le controparti in carne e ossa di quelle fatte di penna ed inchiostro. La seconda, ottima idea, sta nel consegnare lo schermo completamente in mano agli attori/personaggi, lasciando che si muovano come su un palcoscenico teatrale, dove la telecamera non è che uno dei tanti spettatori. Ed ecco, allora, che essi si rivestono di segreti, di occhiate furtive, ossessioni, pungente humour britannico, quello per intenderci che fa sghignazzare e non scoppiare a ridere. Tamara, Nicholas, scrittore e donnaiolo, Andy il timido tuttofare che come da copione si era interessato alla ragazza prima che lei diventasse “glam”, si alzano dalle pagine cartacee che li hanno visti nascere per riempirsi di vita man mano che Tamara, abbastanza mondana da cavarsela a Londra ma sentimentalmente immatura come una delle adolescenti fan della rockstar ospite in paese, capisce le sfaccettature del mondo che la circonda. La telecamera è sempre con lei, occhio imparziale ma non estraneamente freddo, mentre scopre il ritiro per scrittori in crisi, convinti che la pace interiore si trovi fra colline e galline, mentre si barcamena fra una relazione che non ha futuro e una che accetta per noia, mentre tutta la vicenda si avvia ad un lieto fine non proprio inaspettato, ma di certo anomalo visto che avviene grazie ad un omicidio per mano di un branco di mucche. Frears non solo esalta la satira verso la campagna inglese, tanto mitizzata quanto sopravvalutata, ma anche gli sforzi di un’umanità ricercante un suo centro fino all’isterismo, ma che è anche capace di non accartocciarsi sui suoi problemi, se non proprio ridendoci su, almeno facendolo fare a noi spettatori.
Tamara Drewe – Tradimenti all’inglese [Tamara Drewe, Gran Bretagna 2010] REGIA Stephen Frears.
CAST Gemma Arterton, Luke Evans, Dominic Cooper, Bill Camp, Roger Allam.
SCENEGGIATURA Moira Buffini (tratta dall’omonimo graphic novel di Posy Simmonds). FOTOGRAFIA Ben Davis. MUSICHE Alexandre Desplat.
Commedia, durata 111 minuti.