A PROPOSITO DI BEN STILLER…
La fabbrica dei sogni
Produrre in serie attraverso un meccanismo di fabbricazione dell’identico ma diversificato, in questo modo le ultime pellicole di Ben Stiller raccontano di un mondo che parla di se stesso, svelandosi all’interno di una struttura di rigida ricomposizione della comune aspettativa.
Tropic Thunder in maniera semplice ironicamente mette in risalto la costruzione di una sovrastruttura che invece di differenziare il prodotto cinematografico statunitense al contrario lo livella mostrandolo come frutto dell’identica matrice. I mini-trailer iniziali della pellicola sono in questo senso perfette costruzioni di tipologie non solo di attori ma anche di personalità: l’action hero, il comico triviale, l’attore di qualità, il rapper, tutto segue un percorso predefinito dove i primi ad esser ingannati dai propri ruoli sono gli attori stessi, inconsapevoli di essere già relegati all’interno di una categoria che la logica di marketing del prodotto impone. Il cuore di Tropic Thunder risiede proprio nella prima mezz’ora in cui i ruoli degli attori vengono contrapposti nei loro paradossi durante l’interruzione della scena di maggior empatia del war movie cui tutti partecipano; questi vivono dell’aspettativa del pubblico anche nel momento in cui quest’ultimo non può vederli, gli attori sono i loro personaggi illusoriamente creati da loro stessi. Ed è proprio il gioco di personalità contrapposte tra Speedman (Ben Stiller) e Kirk (Robert Downey Jr.), nel campo di prigionia dei trafficanti di droga, a svelare, senza prendersi mai troppo sul serio, la difficoltà di riconoscere se stessi e il proprio appagamento. Tropic Thunder sviluppa la propria comicità non tanto sulle gag ma nel riconoscere gli attori che reinterpretano il ruolo che generalmente gli viene attribuito: Ben Stiller costruisce qualcosina di più di una parodia dei war movie, chiudendo un film nel film e nel quale le scene storpiate sono invece icone riconoscibili cui l’attore generalmente tende a rivolgersi affinché venga egli stesso riconosciuto. I promo all’inizio, tolti alcuni eccessi, sono scambiabili per trailer reali nei quali la struttura stessa di costruzione dell’aspettativa segue ovviamente una logica predeterminata, e nella quale la realtà e la finzione, prima che esser riconosciute dai suoi interpreti, dev’essere scissa dallo spettatore stesso. La pellicola si costruisce su questa linea mostrandosi semplice ma efficace, grazie soprattutto ai suoi interpreti disposti ad una grande autoironia, ma ricollegando il tutto sempre a un grande manovratore che poi è quello che i soldi li mette.
Tropic Thunder [id., USA 2008] REGIA Ben Stiller.
CAST Ben Stiller, Robert Downey Jr., Jack Black, Tom Cruise, Mattew McConaughey.
SCENEGGIATURA Ben Stiller, Justin Theroux, Ethan Coen. FOTOGRAFIA John Toll. MUSICHE Theodore Shapiro.
Commedia, durata 106 minuti.