Sottodiciotto Film Festival, 7-14 dicembre 2013, Torino
Giovinezza, che non fugge tuttavia…
Presentato in anteprima (speriamo) italiana al torinese Sottodiciotto Film Festival, Short Term 12 di Destin Cretton è già stato visto nel concorso internazionale del 66° Festival di Locarno, dove ottenne il Pardo per la miglior attrice (una straordinaria Brie Lerson) e una menzione speciale, senza dimenticare l’ottima accoglienza di critica e pubblico.
Cretton, alla sua seconda opera, dimostra di avere le idee chiare e già un’ottima consapevolezza del mezzo, regalando un film robusto ed efficace, capace di giocare con i diversi toni, commuovendo e divertendo, e di rifarsi, senza farsi ingabbiare, alle poetiche indie in voga. Inoltre, riesce ad evitare le trappole del sensazionalismo, della ruffianeria e della retorica eccessiva, che in un intreccio del genere erano come volpi in agguato dietro l’angolo. Questo senza cercare originalità e virtuosismi né narrativi né stilistici, ancorandosi anzi a uno stile che si rifà ad una potente e robusta “convenzionalità” che a livello visivo ricorda, in un certo modo, il miglior cinema classico, capace allo stesso tempo di offrire momenti di autentica bravura (il ralenti del finale, per esempio) e che nulla toglie – anzi! – alla robustezza e all’impatto del film. Perno dell’intreccio è Grace, responsabile ed animatrice di una comunità di recupero per adolescenti problematici e sfortunati. Divisa tra il servizio ai ragazzi e l’amore per il compagno e collega Mason, non riesce a compiere certi passi per lei fondamentali, fino a quando l’arrivo di una ragazza con cui molto ha in comune non la spinge ad affrontare i fantasmi del passato e a rivolgersi con più forza al futuro. Come si può vedere, la trama non presenta, di per sé, tematiche e risvolti particolarmente originali. La forza del film sta in come questi temi già noti vengono affrontati: tutto è declinato in quello che si può definire come “romanzo di formazione”, incentrato sulla figura adulta, Grace. In un certo modo, le altre vicende risultano complementari e collegate alla sua situazione, da cui dipende anche la chiave per cui queste possano risolversi. Capace di essere duro e tenero, romantico e pregnante, e di affrontare con delicatezza e rispetto temi scabrosi, e di creare sempre grande empatia e partecipazione negli spettatori, Short Term 12 con la sua robustezza e incisività, e anche con la sua umile e dichiarata convenzionalità di fondo, è un film da non perdere.
Short Term 12 [id., USA 2013] REGIA Destin Cretton.
CAST Brie Larson, John Gallagher Jr., Kaitlyn Dever, Rami Malek.
SCENEGGIATURA Destin Cretton. FOTOGRAFIA Brett Pawlak. MUSICHE Joel P. West.
Drammatico, durata 96 minuti.