La bella e la bestia o il villain e la profiler
Ammanettare e fermare i più crudeli criminali sembra solo un sogno, l’FBI non è all’altezza della situazione. I “cattivi” fuoriescono dalle prigioni e dimostrano per l’ennesima volta che sono superiori alla “spietata mano della legge”.
Nessuna barriera può incarcerare quelle menti elette per “psicosi” e machiavellici progetti, anzi dilagano indisturbati mettendo a segno i loro più oscuri piani, uccidendo e portando il loro “virus” nelle nostre strade, ammorbandoci con quel monstrum che vive in loro. Il sogno di ogni poliziotto, quello cioè di mettere le manette ai delinquenti, si concretizza quando Raymond “Red” Reddington/James Spader, il più ricercato criminale del mondo, si consegna all’FBI per collaborare con essa. L’uomo darà la sua lista nera – in cui confluiscono i nomi dei più efferati criminali internazionali – a patto di lavorare al fianco della profiler Elisabeth Keen/Megan Boone. Il rapporto tra i due, la motivazione per la quale l’uomo è tanto interessato a lei sono temi che ritroviamo nella serie tv The Blacklist (22 episodi), ideata e prodotta per la NBC da John Davis, John Eisendrath e Jon Bokenkamp, serie che andrà in onda su Fox Crime Italia dal 6 dicembre. “Ha un cuor di leone ma i piedi d’argilla. Si tratta di un personaggio solitario”; così l’attrice descrive Elisabeth Keen. Lei è una tosta, una che ha qualcosa in più, una che conta solo su se stessa. È donna d’azione, sarà il suo acume a salvarla in più di una circostanza, la sua dolce freddezza a renderla il miglior interlocutore di Red, che sembra proteggerla, conoscere tutto della sua vita, infonderle dubbi e perplessità. Irriverente e ironico, un uomo senza paure: sono queste le caratteristiche del Red di Spader. “Il concierge del crimine” è elegante, trasudante cultura, sardonico e affascinante – sprofondato in ogni bolgia dantesca ne conosce segreti, gli impulsi del male e le reazioni del corpo a qualunque tipo di stimolo -, fin da subito lo spettatore lo ama e vuole sapere sempre di più su e da lui. Seduti l’uno di fronte all’altro, chiusi nella base segretissima dell’FBI, i due si confrontano e mescolano i loro misteri: lei porta il dolore di una bambina, addottata, che ha un passato difficile, lui le dimostra l’ingiustificabile ossessione che ha per lei. Gli episodi, che si avviluppano intorno al nostro protagonista, come avviene per Hannibal Lecter, si aprono con la “mostrazione” del male, conosciuto, etichettato e nominato, sistematicamente risolto da Red. Riciclando un po’ lo schema alla Il silenzio degli innocenti e ricordando il personaggio di Kevin Spacey in I soliti sospetti e l’atmosfera di The Following, The Blacklist si fa guardare, forte dell’interpretazione del carismatico Spader, di un ritmo incalzante, di un buon equilibrio tra violenza e ironia, tra sangue e vendetta; ha però dei nei, prima di tutto crediamo di avere già in mano il segreto dei protagonisti già durante il pilot, poi l’atmosfera da “americanata” che spesso permea certe scene. Impariamo la lezione, non fidiamoci mai di niente e di nessuno.
The Blacklist [Id., USA 2013] IDEATORE Jon Bokenkamp.
CAST James Spader, Megan Boone, Harry Lennix, Diego Klattenhoff, Parminder Nagra, Ryan Eggold.
Thriller/Poliziesco, durata 45 minuti (episodio), stagioni 1.