adidas nmd city sock adidas nmd city sock adidas nmd city sock gum pack release date info adidas NMD R1 Trail adidas nmd city sock gum soles adidas nmd city sock gum pack adidas nmd city sock nmd city sock primeknit core blacklush blue adidas nmd city sock black gum where to buy adidas nmd city sock winter wool adidas nmd city sock primeknit s79150 core black adidas nmd city sock core black adidas nmd primeknit city sock black adidas nmd city sock core black lush blue release date adidas NMD R1 PK adidas nmd chukka receives og colorway NMD City Sock PK adidas nmd chukka 2 adidas NMD R1 Triple Black comparing og adidas nmd r1 nmd chukka

In questo numero

Inside Buffalo

mercoledì 20 Luglio, 2011 | di Nicole Braida
Inside Buffalo
Inediti
0
Voto autore:

Premio Sergio Amidei, Gorizia 14-23 luglio 2011

ITALIA, 2009

Soldati
“Fighting on arrival, fighting for survival” cantava Bob Marley in Buffalo Soldier. Questi soldati, sono i membri della 92° divisione dell’esercito statunitense, le truppe afro-americane, anch’esse spedite a combattere durante il secondo conflitto mondiale.

In Italia, precisamente in Toscana, nasce il regista di origine ghanese Fred Kudjo Kuwornu, che ha voluto raccontare la storia di questa divisione armata americana, ancora poco conosciuta e che lui ha scoperto durante le riprese del film di Spike Lee Miracolo a Sant’Anna.
Nel 1940 la discriminazione era ancora la legge dominante negli Stati Uniti. Bianchi e neri vivevano separati, c’erano luoghi esclusivamente riservati all’uno e all’altro: erano gli afroamericani a doversi sedere in fondo all’autobus, a dover usare delle entrate secondarie in alcuni locali. Ma quando il conflitto europeo diventa mondiale con Pearl Harbor, agli americani di colore è concesso di arruolarsi nell’esercito. Così chi per volontà, disperazione o costrizione, diventa combattente nelle due nuove divisioni di soldati: esclusivamente composte per i black-soldiers. I comandanti invece saranno sempre dei bianchi, del sud e razzisti.
Inside Buffalo parte da questa commovente storia per raccontarci la vicenda di alcuni valorosi soldati afroamericani in Toscana e il loro rapporto fraterno con la popolazione del luogo, dove vengono mandati a combattere sul fronte della pericolosa “linea gotica”. Il breve addestramento e gli scarsi mezzi concessi a questi soldati saranno causa di migliaia di vittime innocenti. Attraverso immagini di repertorio e alcuni inserti poco credibili di docu-fiction, Kuwornu ricama le file di questa vicenda dimenticata. Si nota però molta ingenuità nel montaggio delle sequenze, inframmezzate da interviste di reduci afroamericani, partigiani e alcuni attori del film Miracolo a Sant’anna. Spiazza del tutto la parte finale, che diventa con un climax, sospinta dalle musiche, un inutile elogio della parte politica democratica americana. Le parole di Obama, simbolo sì di un finale e meritato orgoglio di quell’America schiavizzata e poi discriminata, sembrano in realtà oggetto di una campagna gratuita al suo partito. L’America è cambiata, i buffalo soldiers sono stati finalmente premiati per il loro valore, ma nel documentario storico la retorica è da evitare.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

adidas yeezy boost 350 turtle dove transcends sneakers adidas yeezy 350 boost turtle dove restock re release adidas yeezy 350 boost black release date yeezy 350 boost low yeezy boost 350 pirate black yeezy boost 350 low adidas yeezy boost 350 v2 black white yeezy boost 350 moonrock adidas yeezy 350 boost moonrock release date moonrock yeezy 350 boost legit real fake on foot look adidas yeezy boost 350 oxford tan adidas yeezy boost 350 v2 zebra another look adidas yeezy boost 350 oxford tan even more images yeezy 350 moonrock release date adidas yeezy 350 boost black adidas yeezy 350 boost low heres where you can cop the black adidas yeezy 350 boost low adidas yeezy 350 boost low adidas yeezy 350 boost 10 reasons why the adidas yeezy 350 boost will sell out instantly