A PROPOSITO DI ROBERT RODRIGUEZ…
A ritmo di splatter, ma non solo
La difficoltà di alcuni film, come quelli di Tarantino oppure come la trilogia messicana di Rodriguez, è scovare attori la cui performance riesca a rammentarci che lo splatter distribuito generosamente lungo tutta la pellicola non è il protagonista assoluto.
Casomai un simpatico comprimario, un liquido e costante contorno a vicende sgangherate e disperate, mai lineari e decisamente particolari. È così la storia del personaggio di Banderas chiamato da amici e nemici El Mariachi. Dopo averlo lasciato marito e futuro padre, lo troviamo senza famiglia, sterminata dal generale cattivo di turno, a dover fronteggiare un colpo di Stato chiamando a raccolta accoliti che con lui condividono la passione per le armi nascoste in custodie da strumenti musicali. Accigliato e quasi muto, assetato di vendetta, El Mariachi si muove nelle polverose strade messicane, schivando proiettili ed incrociando quasi senza vederli altri personaggi tra cui l’agente federale Sands – un Johnny Depp alienato ed alienante come non mai – la cui interpretazione a braccio ha fatto più storia, tra gli amanti del genere, dei bulbi oculari cavatigli da Eva Mendes. Tra pallottole volanti in traiettorie a dir poco improbabili e un ordine da ristabilire in un mondo in cui ogni giorno passato da vivi si colloca a metà tra il dono e il miracolo, scatta poi una doppia caccia: al cattivo da un lato e ai cammei dall’altro. Il film è un banchetto ricchissimo per gli amanti di Rodriguez, tra comparsate di volti già visti, uno su tutti Danny Trejo, citazioni e rimandi. Che si sia già fan o che il prodotto sia arrivato nelle nostre mani per caso, la rivincita di questo genere di sicuro violento ai limiti del tollerabile, ma così divertente nel suo stile trash – consapevole e compiaciuto di esserlo – passa proprio per l’esagerazione, la strizzatina d’occhio allo spettatore davanti a cotanta violenza condita da un pizzico di assurdità. Ci si diverte in mezzo ad ossa spezzate e cadaveri di cuochi troppo bravi, in una sarabanda su cui svettano i già citati Banderas e Depp che con il loro deviato senso di giustizia dispensano un’oretta e mezza di puro, sadico e violento divertimento. E mentre il Dias de Los Muertes tramonta sul solitario e ormai pacificato El Mariachi, si accendono i proiettori per l’ultima fatica di Rodriguez, Machete Kills, in sala proprio in questi giorni. Astenersi deboli di stomaco!
C’era una volta in Messico [Once Upon a Time in Mexico, Messico/USA 2003] REGIA Robert Rodriguez.
CAST Antonio Banderas, Johnny Depp, Willelm Dafoe, Salma Hayek, Danny Trejo, Eva Mendes.
SCENEGGIATURA Robert Rodriguez. MUSICHE Robert Rodriguez.
Avventura/Western, durata 97 minuti.