26 SETTEMBRE 1957: DEBUTTA A BROADWAY…
A passo di danza cantiamo un “inno alla vita e alla bellezza”
In un musical tutto deve essere curato nei minimi dettagli, un musical ha valore se tutto, ballerini, musica, coreografie e canzoni procedono con lo stesso passo, con lo stesso ritmo. Non ci devono essere rotture, strappi, sbagli.
L’importante è la sincronia; gli elementi devono lavorare per costruire un Corpo unico, un Uno che porti con sé lo spettatore in una spirale di luci, movimenti e colori fatti di musica. Tutto questo lo ritroviamo in West Side Story – musical (tratto dallo spettacolo teatrale di Broadway) del 1961, codiretto da Jerome Robbins e Robert Wise – che per molti è una variazione sul tema del Romeo e Giulietta di Shakespeare: due ragazzi, appartenenti a fazioni nemiche, si innamorano e lottano per questo sentimento e per metter fine all’odio. Esempio di tale mirabile sintesi fra i vari elementi è l’incipit del film in cui la passeggiata dei Jets diventa danza ritmata dallo schioccare delle dita, piroetta emotiva, espressione energica di musica, azione e corpi che si fondono. West Side Story, uno dei più importanti film musicali di tutti i tempi – fa incetta di successi e premi, dieci gli Oscar, non eguagliati per più di mezzo secolo da nessun altro musical –, ha rivoluzionato il genere: non c’è più spazio per le favole, al centro la tragedia. Sulla storia d’amore di Maria/Natalie Wood e Tony/Richard Beymer, si innestano la lotta tra i bianchi americani Jets e i portoricani Sharks, e per estensione il problema della razza, la rabbia giovanile, la violenza. Le due gang si scontrano, giorno dopo giorno, per la supremazia del territorio, sia esso il campo di pallacanestro, il cortile di cemento o i marciapiedi, in un crescendo di brutalità, in una perenne sfida a quella terra, simbolo di tolleranza e libertà. Mentre si sfidano, l’America assiste di fatto impotente a questa carneficina, perché non può far nulla, ma anche partecipa al misfatto perché promette, ma non sempre mantiene. West Side Story è un eterno movimento tra la danza e la guerra: Maria, America e Tonight, sono motivi che restano nella leggendae arrivano fino a noi, rimanendo nelle nostre orecchie, pulsando nella nostra pelle. Come ha detto John Woo di West Side Story: “Amerò sino alla morte quest’inno alla vita e alla bellezza”.