SPECIALE 70a MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA
La legittima strada
Emma Dante con il suo Via Castellana Bandiera è la prima, del tris italiano in Concorso, a svelare le sue carte, portando al Lido un racconto personale, originale e, forse involontariamente, attuale. Una pellicola coraggiosa che in molti non si aspettavano o che, meglio, non sembrerebbe il frutto di un lavoro di una regista teatrale al suo esordio dietro la macchina da presa.
Tutto parte dall’orgoglio di due donne al volante che si rifiutano, in una via angusta, di dare una la precedenza all’altra imbottigliando così il traffico e generando una diatriba tra due fazioni ben distinte: gli abitanti del quartiere e la coppia forestiera interpretata dalla stessa Dante e dalla “punkabbestia” Alba Rohrwacher. Da un iniziale tratteggio di una popolazione, quella siciliana, con i propri usi e costumi in contrasto con la coppia, si passa per trovarsi davanti ad una situazione, che come molti hanno già sottolineato, non si allontana molto dalla nostra patria contemporanea. Basterebbe che una delle due guidatrici ammettesse lo “sbaglio” per non incappare in situazioni spiacevoli e paralizzanti. La stessa Dante ha dichiarato che la metafora con la situazione nostrana è arrivata a posteriori, ma è palese durante la visione del film l’assonanza tristemente reale. Accompagnata da un cast di attori in parte, la regista dimostra di saper maneggiare la storia e, soprattutto, il linguaggio cinematografico, con un soggetto che rischiava di arrovellarsi su se stesso e che invece ha una sua importanza cinematografica e sociale. Riprendendo in qualche modo in mano il discorso iniziato lo scorso anno, sempre al Lido, da Ciprì in È stato il figlio, anche la Dante ci racconta un’altra Sicilia lontana dagli stereotipi e dalla banalizzazione delle questioni sociali, anzi esalta le particolari sfaccettature del suo popolo ed esprime la grande unione che lo contraddistingue nel bene e nel male. Un film anche sul ruolo centrale dell’universo femminile nelle sorti della Storia, dalle piccole rivoluzioni ne nascono delle altre ben più significative e stimolanti. Commedia grottesca, sociale, western metropolitano – con tanto di duello su cui si scommette, realismo magico: un film che crescerà nel tempo e che potrà abbracciare un largo pubblico, la strada intrapresa recentemente dal cinema italiano che ritorna tra la gente e sulla gente crede ancora, come anche Bellocchio, Di Costanzo e Sorrentino ci hanno dimostrato. Quel cinema che racconta la “macrofotografia dei tempi bui che stiamo vivendo” per dirla alla Barbera: scusate se è poco!
Via Castellana Bandiera [id., Italia/Svizzera/Francia 2013] REGIA Emma Dante.
CAST Emma Dante, Alba Rohrwacher, Elena Cotta, Renato Malfatti, Dario Casarolo.
SCENEGGIATURA Emma Dante, Giorgio Vasta, Licia Eminenti. FOTOGRAFIA Gherardo Gossi. MUSICHE Fratelli Mancuso.
Drammatico, durata 90 minuti.