SPECIALE GUILLERMO DEL TORO
Non solo robot
Su questo film si è detto di tutto e di più: che fosse una sorta di live action dell’anime Neon Genesis Evangelion (paragone azzardato, data la netta differenza di sottotesti), che fosse scopiazzato dai bei film anni ’50 in cui Godzilla combatteva contro una falena gigante, che fosse il nuovo Transformers…
La nuda e cruda verità è che Pacific Rim inscena non solo una lotta fra titani di ferro e mostri di carne, ma tenta di inserire una visuale sull’umanità allo sbaraglio. Da una parte, film su robottoni chiamati Jaeger, pilotati dalle menti sincronizzate di due umani che menano e si fanno menare dai Kaiju, enormi mostri fuoriusciti da una crepa spazio-temporale e che si aggirano per il nostro (futuro) pianeta combinando ciclopici danni. Dall’altro, con un involontario sorriso, vediamo come gli esseri umani quasi decimati e ormai allo stremo, tentino comunque di trarre profitto dalla situazione e di non perdere proprio ogni speranza. Se l’opera di Guillermo del Toro dovesse affidarsi tuttavia solo ai suoi interpreti il film sarebbe bollato con quell’orrida parola – “carino” – che significa tutto e niente. Non perché gli attori non sappiano fare il loro mestiere, primo fra tutti Ron Perlman nei panni di un inedito trafficante di cadaveri di mostri, ma perché le interazioni fra umani sono abbastanza stereotipate da permettere di vedere somiglianze con l’umanità confusa di film come Demolition Man e RoboCop, se vogliamo continuare il gioco delle citazioni. Ciò che fa la differenza è il rapportarsi uomo-macchina, dove il Jaeger non è spettacolare solo per le lotte ingaggiate, piene di azione e curate per evitare la sensazione confusa degli ultimi due Transfomers, ma perché è l’incarnazione del potenziale umano, della sua capacità di vedere una luce in fondo ad un tunnel molto lungo e molto buio, di trovare accordi fra visioni diverse, di rialzarsi dopo innumerevoli sconfitte. A costo di sembrare melensi, non si può togliere a Pacific Rim il merito di essere un buon film d’azione perché l’azione la fanno gli umani dall’interno di armature mastodontiche, dove ogni pugno assestato ai mostri-alieni (che a loro volta non mancano di personalità ed organizzazione) è un giorno in meno di prigionia in un mondo in cui l’Apocalisse, se proprio non può essere fermata, può di sicuro essere superata.
Pacific Rim [id., USA 2013] REGIA Guillermo del Toro.
CAST Charlie Hunnam, Idris Elba, Rinko Kikuchi, Charlie Day, Ron Perlman.
SCENEGGIATURA Travis Beacham, Guillermo del Toro. FOTOGRAFIA Guillermo Navarro. MUSICHE Ramin Djawadi.
Fantascienza, durata 131 minuti.