Genova Film Festival, 1-7 luglio 2013, Genova
Cortometraggi e documentari per il cinema che sarà
Con oltre 120 proiezioni gratuite organizzate tra concorsi, rassegne tematiche e retrospettive, la sedicesima edizione del Genova Film Festival, diretto da Cristiano Palozzi e Antonella Sica, si impone anche quest’anno come il più importante evento cinematografico ligure e tra i più interessanti a livello nazionale.
Merito questo del lavoro di selezione dei venti cortometraggi di fiction e dei nove documentari che animano i due concorsi cardine della rassegna, svelando molti momenti di alto valore cinematografico e altrettanti spunti per linguaggi nuovi e modalità espressive lontane dai canoni tradizionali. Dopo l’anteprima nazionale di To the Wonder di Terrence Malick, si entra nel vivo dei concorsi. Colpiscono nella sezione cortometraggi Oroverde di Pierluigi Ferrandini, storia vera di un apprendistato operario nel Sud Italia del 1935, Segreti di Margherita Spampinato, sulla pedofilia vista attraverso gli occhi di una bambina, e lo scabro L’esecuzione, del giovane Enrico Iannaccone, già David di Donatello. La sezione documentari resta la più ricca e stimolante: tra i nove titoli, Sms Save my soul di Piergiorgio Curzi racconta del riscatto dal disagio esistenziale che i mondi virtuali possono mettere in moto; Ebrei a Roma di Gianfranco Pannone è il ritratto sincero e ironico della comunità ebraica nella capitale; Il rifugio di Luca Cusani e Francesco Cannito segue per un anno le vicende di centosedici profughi libici trasferiti da Lampedusa in una spettrale stazione sciistica in Valle Camonica. Completano la rassegna il concorso tematico Il porto oggi tra identità locali e reti globali, in collaborazione con l’Autorità Portuale di Genova; la sezione Obiettivo Liguria, felice esempio di contest riservato alle produzioni regionali, motivo di confronto tra autori alle prime esperienze; la retrospettiva Ingrandimenti, a cura di Oreste De Fornari, dedicata al cinema di Giuseppe Piccioni, ospite del festival; la sezione Oltre il confine, che ogni anno esplora le cinematografie meno note di un paese del mondo, aprendo l’edizione 2013 al cinema d’animazione croato; lo spazio Genova per noi, che quest’anno raccoglie alcuni documentari d’archivio incentrati sulla vita e sul lavoro nel porto genovese. Nonostante le risorse limitate e i tempi durissimi per la promozione culturale, il Genova Film Festival porta avanti la propria proposta con coerenza e vitalità, riscontrando nella cornice del The Space Porto Antico una forte adesione di pubblico, segnale questo della voglia di cinema che la città ancora esprime.