Stranieri in patria
Come ci si sente, quando ci si ritrova stranieri nel proprio paese? Questa è la domanda principale che si pone Couleur de peau: Miel, autobiografia di Jung Henin, autore del film assieme a Laurent Boileau, che vive, è il caso di dirlo, sulla propria pelle una condizione di precaria identità.
Jung è un orfano coreano. Recuperato in tenera età mentre vagava solo per le strade di Seul, venne affidato, secondo un programma molto comune all’epoca, ad una famiglia belga. Subito si integra nel gruppo: impara il francese, dimentica poco a poco la sua lingua madre, trova una forte intesa con i quattro fratelli adottivi. Ma, nel corso degli anni, qualcosa comincia a sobbollirgli intimamente. Ribelle, un po’ scapestrato, Jung viene costantemente ripreso a scuola: non è difficile comprenderne il motivo. Sarà il disegno lo sfogo principale, sfogo che diverrà parte integrante della propria vita: riuscirà a farne un mestiere. Ma la smania di rispolverare le proprie radici non andrà perdendosi.
Jung Henin, illustratore presso la rivista Spirou e fumettista (tra i suoi lavori, la serie fantasy Young Girl and the Wind), costruisce questa parabola un po’ poetica e un po’ naif, che mescola animazione e film dal vero. Ponendosi quale soggetto del racconto, Jung si mostra in prima persona alle prese con la Seul di oggi, una città che vede con un misto di distanza e senso d’appartenenza. Alieno per cultura, affine per tratti somatici, il suo sguardo si ferma sulle tante facce di donna che incontra: ognuna di loro potrebbe essere sua madre. Sarà la sfera del ricordo a passare da live-action ad animazione: un ricordo, come tutti, triste e piacevole, chiaro e confuso, ma soprattutto personale. E’ qui che entra in gioco la sua arte.
Già vincitore del premio del pubblico al “Festival di Annecy”, Couleur de peau: Miel è un’opera semplice e commovente. Evitando discorsi complessi, il film intercetta temi ricorrenti, cari a un pubblico che si identifica ad una storia dal piglio educativo, che potrebbe trovare condivisioni in molte occasioni nella società di oggi. Peccato che, fuori dall’idea di fondo, l’operazione si perda un po’: nello spazio ristretto dei 75 minuti, la narrazione rimane bloccata. L’eccessivo voler dire finisce per lasciare in sospeso troppo racconto.
Couleur de peau: Miel [Id., Francia 2012] REGIA Laurent Boileau, Jung Henin.
CAST Jung Henin, Maxym Anciaux (voce), Cathy Boquet (voce), Mahé Collet (voce).
SCENEGGIATURA L. Boileau, J. Henin. FOTOGRAFIA Remon Fromont. MUSICHE Siegrfried Canto, Little Comet.
Animazione/biografico, durata 75 minuti.