Avanzi popolo
Vedere tutto, criticare tutto, commentare tutto. E’ evidente, ci sono film che, seguendo il diktat dell’eccezione che conferma la regola, mettono in crisi quelle che sono le categorie base della critica cinematografica. E’ il caso di questo Il principe abusivo, esordio alla regia del comico partenopeo Alessandro Siani, divenuto celebre grazie alla sua partecipazione al successo post-unitario
Benvenuti al Sud.
Fair Lady, in cui una principessa, pur di finire sulle prime pagine dei tabloid, chiede al ciambellano di corte (Christian De Sica) di recuperarle il più buzzurro dei popolani e fingere un fidanzamento. Il fortunato di turno è Antonio De Biase (Alessandro Siani), un disoccupato napoletano che vive di scrocco e, saltuariamente, si sottopone come cavia umana. Peccato che il giovane sia talmente zotico da necessitare di un corso intensivo di bon ton. Va da sé che prendersela con la banalità della storia e con il kitsch costantemente in agguato dietro l’angolo (primo premio per un’orrida sequenza di musical), risulta un tantino banale e fin troppo facile. Il problema riguarda piuttosto il pubblico a cui il film si riferisce e la conseguente consistenza della mediazione critica. Costellato da personaggi che si fanno specchio dello spettatore tipo per questo genere di prodotto, il mondo finzionale qui proposto si apre ad una moltitudine inerme, qui vista come portatrice di una genuinità andata perduta. Peccato che a suon di frasi-slogan come “per apprezzare il popolo devi viverci assieme” e a colpi di testi neomelodici spacciati per poesie di Prévert (unica idea davvero geniale del film) si finisca, nemmeno troppo di soppiatto, a calcare ulteriormente la linea di demarcazione tra popolo ed élite. Nulla di nuovo dunque, a parte la sconsolata considerazione che, in questo caso, la critica si ritrova totalmente inadatta a svolgere il proprio classico ruolo di orientamento al consumo (ammesso che tale ruolo sia ancora valido). Una volta letta la trama, una volta riconosciuto Alessandro Siani, il pubblico sa già se andare o meno a vedere il film. E, sono più che sicuro, allo spettatore interessato a Il principe abusivo, delle elucubrazioni di un critico poco gli importa.
Il principe abusivo [Id., Italia 2013] REGIA Alessandro Siani.
CAST Alessandro Siani, Sarah Felberbaum, Christian De Sica, Serena Autieri.
SCENEGGIATURA Fabio Bonifacci, A. Siani. FOTOGRAFIA Paolo Carnera. MUSICHE Umberto Scipione.
Commedia, durata 97 minuti.