I Nuovi Mostri contagiano la rete
Magari li avete già incontrati. Forse, navigando incautamente nel mare magnum del web, vi siete imbattuti in loro senza preavviso. Oppure ne avete intravisto uno, in una qualche forma, addentrandovi intrepidi “giù per il tubo”. Qualcuno, ci scommetto, sarà scappato urlando.
Poi, però, ne avete percepito le voci nell’aere radiofonico e il loro ghigno vi ha sorriso sornione dalle pagine di qualche bizzarra rivista e, allora, avete dovuto farci i conti. Nessuno può sfuggire ai Freaks.
I cinque ragazzi di Roma, protagonisti della serie web che in pochi giorni ha collezionato centinaia di migliaia di visualizzazioni, si sono imposti sulla scena mediatica con la fulmineità propria dei fenomeni. E tali, a ben vedere, alcuni erano già, in qualità di vlogger tra i più seguiti e quotati su YouTube. Se i nomi di Willwoosh, NonApriteQuestoTubo, Canesecco, CicciaSan e About Wayne non vi dicono niente attivate il motore di ricerca e scoprirete un mondo, fatto di iniziativa, un certo talento e tanta, tanta faccia tosta.
Al pari dei sempre più numerosi blog, i canali YouTube si sono affermati come spazi personalizzabili e riconoscibili di espressione e condivisione il cui uso ha raggiunto, come in questi casi, un certo livello di maturità, tanto da poterne individuare alcuni codici di linguaggio peculiari. La riproposizione di generi come la parodia o la pantomima, intervallate da titoli, espedienti grafici e, soprattutto, dalle performance dei vlogger, in funzione di commento o di filo conduttore, costituisce ormai uno schema ricorrente, di volta in volta arricchito e reinterpretato secondo il gusto personale. Si tratta di esperimenti che non di rado obbediscono già a un principio di serialità: che si tratti delle parodie di film seriali (come nel caso di Twilight) o di piccoli interventi a tema, magari secondo la sempre vincente logica del ”How to…”, lo scopo dei video postati resta comunque quello di creare un pubblico fidelizzato con cui confrontarsi e interagire, nello specifico attraverso i commenti.
Con Freaks i beniamini del vlog compiono un passo ulteriore, cimentandosi nella realizzazione di una vera e propria serie pensata appositamente per la rete e ispirata a serial di successo come Misfits, Heroes e Buffy. Il tema – cinque giovani romani alle prese con inediti superpoteri e quattro mesi di comune amnesia – richiama da vicino i format cui dichiaratamente attinge, rielaborandoli, tuttavia, in forme inedite. I personaggi incarnano singolari casi di umanità che da sola basterebbe a renderli “freaks”, al di là dei poteri, comunque stravaganti: a partire da Marco (Guglielmo Scilla), nerd insicuro capace di viaggi dimensionali attivati dai propri orgasmi, per finire con l’introversa Giulia (Ilaria Gianchi) che acquisisce forza bevendo il sangue altrui, non succhiandolo con sensuali canini ma assestando morsi degni di uno zombie.
L’idea, di Claudio di Biagio /NonApriteQuestoTubo, si è diffusa rapidamente sul web attirando nel progetto collaboratori professionisti disposti a contribuire gratuitamente alla sua messa a punto. La regia, affidata a Matteo Bruno/Canesecco (al pari della fotografia e del montaggio), si avvale di una fotocamera, una giraffa e pochi altri mezzi di fortuna mentre la società milanese Show Reel supporta l’operazione per quanto riguarda il marketing e la pubblicità. Il risultato è tuttora “in fieri” (siamo al terzo episodio) e, per quanto acerbo, ambizioso, e ampiamente perfezionabile, profuma di entusiasmo, strategia dal basso e voglia di sperimentare. Ce ne fossero di simili “mostruosità”!