Cinegioco
Il passaggio di Rich Moore al lungometraggio non sarà certo ricordato per l’originalità della trama. In perfetta tendenza con il cinema d’animazione contemporaneo (Hotel Transylvania o Un mostro a Parigi, per citare due titoli recenti), Ralph Spaccatutto si dimostra ennesima variazione sui pedagogici messaggi evergreen dei prodotti per famiglie, quali la riflessione su Bene e Male (i buoni e i cattivi sono ben diversi da quello che appaiono) e l’accettazione e valorizzazione di proprie e altrui diversità ed handicap che possono farsi, al momento opportuno, punti di forza di un gruppo eterogeneo.
È vero, il 52° film animato Disney – storia di un villain videoludico che vuole diventare buono per non sentirsi più emarginato – si arricchisce di un valore aggiunto sul concetto di ruolo, di precisa funzione nella struttura di una comunità che altrimenti crollerebbe (se mancano i cattivi, allora i buoni non servono più e viceversa). Ma quello che qui interessa evidenziare è come, trasponendo in chiave pop le riflessioni baziniane su Che cosa è il cinema?, e in particolare Morte ogni pomeriggio, Moore ragioni sulla potenzialmente infinita ripetitività del cinema e sull’“immortalità” di ciò che vive all’interno di un film, applicando tali intuizioni in maniera originale e suggestiva al rapporto tra videogioco al cartoon, espressione pratica di un discorso finora appannaggio teorico del cinema live action. L’avatar che in un videogioco compie, pur con minime variazioni, gli stessi gesti dando alla propria es(i)s(t)enza una struttura ciclica ma infinita perché ripetuta di partita in partita, si fa qui estensione ed espansione degli universi cinematografico e videoludico uno nell’altro. Il personaggio attraverso cui lo spettatore entra nel film viene così a combaciare con l’interfaccia virtuale in uno spazio diegetico terzo, “cineludico”, accentuazione di linguaggi e strutture diverse commistionate tra loro, dove la sospensione dell’incredulità – e il conseguente abbandono della realtà – diventa il mezzo per affacciarsi su un mondo non più reale come per il cinema non animato, bensì iper-reale, tratto essenziale e distintivo del cartoon classico quanto contemporaneo. Un discorso stimolante, ennesima dimostrazione di come il cinema d’animazione, raggiunta ormai la propria maturità, possa tranquillamente competere a livello teorico e pratico con quello “dal vivo”, non essendo più definibile un “gioco per bambini”.
Ralph Spaccatutto [Wreck-It Ralph, USA 2012] REGIA Rich Moore.
CAST (VOCI ORIGINALI) John C. Reilly, Jack McBrayer, Jane Lynch, Sarah Silverman, Alan Tudyk.
CAST (VOCI ITALIANE) Massimo Rossi, Daniele Giuliani, Cristiana Lionello, Gaia Bolognesi.
SCENEGGIATURA Jennifer Lee, Phil Johnston. MUSICHE Henry Pryce Jackman.
Animazione, durata 108 minuti.