INEDITO – USA/GB/GERMANIA 2011
A tale of death. A tale of life
Proseguendo il suo viaggio nell’America contemporanea, Herzog realizza un film ambientato in carcere, sogno coltivato per cinquantadue anni.
Se l’idea originale era un documentario sulla prigione di Monaco, con Into the Abyss il regista non vi si discosta più di tanto, girando nel braccio della morte di Conroe in Texas, dove Michael Perry sta trascorrendo i suoi ultimi giorni prima dell’esecuzione per triplice omicidio di cui è stato accusato dieci anni prima assieme a Jason Burkett, condannato invece all’ergastolo.
Similmente a A sangue freddo di Truman Capote, alternando interviste ai due reclusi, ai parenti delle vittime e ad alcuni testimoni con riprese eseguite dalla polizia sul luogo del crimine, Herzog dà vita a un documentario-reportage sul tragico evento, privo però di quel sensazionalismo tipico di operazioni di questo genere. L’interesse del regista è di immergersi in quell’abisso umano che è la pena di morte, per osservarne senza pietismi, con occhio distaccato e non giudicante, chi vi è sprofondato e da cui, salvo rari casi, non riemergerà se non da morto: un universo di rassegnazione e solitudine, ma in alcuni casi anche di pentimento e speranza di redenzione. Il film, partendo così da un caso specifico, diventa una riflessione più ampia sull’annosa questione di dare o meno alla Legge il potere di decidere della vita di una persona pur colpevole di reati gravi piuttosto che commutarne la condanna in punizioni severe ma non capitali. Un tema questo ancora fortemente presente nella cultura americana, ennesimo segno di quella contraddittorietà che marca il tessuto comunitario degli Stati Uniti. E’ proprio nelle parole del prete che accompagna i condannati, incapace di motivare in senso religioso la pena di morte, e dell’ex-carceriere che dopo 120 esecuzioni ha abbandonato il lavoro dichiarandosi contrario a tale pratica, che Herzog colloca il centro del film. Diventa così un importante e necessario testimone di un’atrocità diffusa purtroppo non solo in America, retaggio di tradizioni disumane che faticano a perdersi in una realtà socialmente evoluta come quella contemporanea. Il successo del documentario e la successiva mini-serie televisiva On Death Row, dimostrano quanto sia urgente, ora più che mai, una presa di posizione chiara e definitiva a livello mondiale su tale questione, perché, citando Gandhi, “occhio per occhio e il mondo diventa cieco”.
Into the Abyss [Id., USA/Gran Bretagna/Germania 2011], REGIA Werner Herzog.
CAST Richard Lopez, Michael Perry, Jason Burckett.
SCENEGGIATURA Werner Herzog. FOTOGRAFIA Peter Zeitlinger. MUSICHE Mark De Gli Antoni.
Documentario, durata 107 minuti.