Festival dei Popoli, 10-17 novembre 2012, Firenze
Festival dei popoli. Le sezioni della 53° edizione
E’ iniziata sabato 10 novembre la settimana del Festival dei Popoli, forse la manifestazione più attesa all’interno della 50 Giorni di Cinema Internazionale a Firenze.
Il Festival, giunto alla 53° edizione, persegue l’obiettivo di presentare e valorizzare i migliori film documentari nazionali e internazionali nelle loro diverse declinazioni. Accanto ai concorsi dedicati al lungometraggio e al cortometraggio, incentrati rispettivamente su una selezione di quattordici e quindici titoli inediti in Italia, molte sono le sezioni che compongono la kermesse, suddivise come di consueto tra il cinema Odeon, lo Spazio Uno e l’Istituto francese. A partire dalla retrospettiva dedicata ad Andrés Di Tella, il regista argentino tra i più incisivi del panorama contemporaneo, capace di raccontare la complessità culturale del proprio Paese dipanandola attraverso il filo dell’esperienza personale, come accade in La Televisiòn y Yo o in El paìs del Diablo. Di Tella ripercorre le tracce degli eventi attraverso un cinema che è al tempo stesso indagine e viaggio fisico e concettuale. Un percorso dove lo sguardo si trasforma in progressiva appropriazione e intimizzazione di realtà presenti o passate. L’aderenza al contesto storico e sociale si connota decisamente di attualità nella rassegna “Mo(vi)mento Critico”, dedicata alle proteste che attraversano l’Europa dalla Spagna alla Grecia. Lo stesso film di apertura del Festival, Indignados di Toni Gatlif, impone un’immersione repentina nelle contraddizioni dell’Europa contemporanea attraverso la storia di Betty, clandestina africana alle prese con una realtà di crisi, disillusione e manifestazioni di esasperazione. Gatlif inanella con ritmo serrato una panoramica preoccupante della situazione attuale, scuotendo lo spettatore affinché si assuma la responsabilità di un’indignazione attiva e consapevole.
Al cinema documentario nazionale è invece dedicata la sezione “Panorama” che si arricchisce, a partire da quest’anno, con la rassegna “Panorama in cantiere”, con tre documentari “work in progress”. Un’iniziativa che consente un avvicinamento inedito alle opere attraverso la comprensione del loro processo produttivo. Completano il ventaglio delle proposte la sezione “Related To Me”, incentrata su “corpo, memoria e identità” dell’individuo, l’omaggio a Raymond Depardon, ospite a Firenze con Plaudine Nougaret, e la rassegna “Fuori Concorso”, inaugurata sabato con Anton Corbijn Inside Out di Klaartje Quirijns. Incentrato sul lavoro del celebre fotografo e autore di videoclip, il documentario ne esplora l’aspetto più umano, le incertezze private e il successo professionale anche attraverso le parole delle star che ha immortalato, dagli U2 ai Depeche Mode passando per i Metallica e Lou Reed. Il Festival continua fino a sabato 17, parallelamente agli incontri con i registi a Le Murate Caffè Letterario.