10 NOVEMBRE: COMPLEANNO DI ENNIO MORRICONE
La nostra storia
Fine anni ’80, 1988 per la precisione: il cinema italiano stava uscendo da uno dei periodi meno prolifici, creativamente parlando, della sua storia, a eccezione dei lavori dei soliti noti Bellocchio e Moretti.
È l’anno dei giovani autori che cercano di affermarsi: la Archibugi con Mignon è partita, Verdone con Compagni di scuola. Una notizia, inaspettata ormai da anni, arriva due anni dopo come una grande boccata d’aria fresca: l’Italia vince l’Oscar per il Miglior Film Straniero con Nuovo Cinema Paradiso di Giuseppe Tornatore. Nuovo Cinema Paradiso – il C’era una volta in America di Tornatore, più di quanto si è detto per Baaria – è un film sociologicamente interessante, un ragionamento critico nei confronti dell’Italia e delle sue mutazioni che al tempo non fu capito dal pubblico e dalla critica, ma che ancora oggi è una delle pellicole da avere nella propria videoteca. L’abbandono di un certo modo di vedere il cinema come fenomeno popolare che aggrega le persone, una società che dimentica il passato e non lo rispetta, ma soprattutto il voler rimarcare che il cinema è l’arte che più appartiene al suo pubblico e che racconta meglio i tempi. Tornatore cerca di rivendicare il valore popolare del cinema che si distacca dallo storicismo delle aule universitarie, in un saggio cinematografico che sa di antiaccademico ma che racchiude in sé una grande lezione di Storia del cinema. C’è tanto in Nuovo Cinema Paradiso dell’Italia che fu e di quella odierna: la distensione dei costumi sessuali degli anni ’60, la smitizzazione del cinema moderno che ha perso i suoi divi e si basa solo sugli incassi, la morte delle sale cinematografiche di provincia; il tutto accompagnato da tante storie d’amore che ancora oggi emozionano e fanno scorrere qualche lacrima. È quasi automatico paragonare poi Nuovo Cinema Paradiso all’ultimo film di Sergio Leone, sia per la trama che vede in entrambi i casi il ritorno del protagonista nella terra natìa dopo alcuni anni, sia per il senso di amarcord generale che è forte in entrambe le pellicole. Le loro colonne sonore, firmate dal premio Oscar Morricone, sono entrate nella storia e sono state saccheggiate per la realizzazione di spot e programmi televisivi, ed è curioso anche il fatto che sia C’era una volta in America che Nuovo Cinema Paradiso abbiano avuto una seconda rinascita dopo le prime proiezioni poco apprezzate e che solo negli ultimi anni abbiano avuto un director’s cut definitivo. Tornatore in seguito cercherà di riproporre i fasti di Nuovo Cinema Paradiso perdendo quasi sempre la sua scommessa, ma rimane sempre uno tra i registi più internazionali della nostra sonnacchiosa Italia.
Nuovo Cinema Paradiso [Italia 1988] REGIA Giuseppe Tornatore.
CAST Philippe Noiret, Salvatore Cascio, Enzo Cannavale, Leo Gullotta, Isa Danieli.
SCENEGGIATURA Giuseppe Tornatore. FOTOGRAFIA Blasco Giurato. MUSICHE Ennio Morricone.
Drammatico, durata 155 minuti (prima versione).