FilmForum Udine/Gorizia 5-14 aprile 2011
The Artificial Archive: Faked Outtakes in Pixar’s CGI Animations
All’interno del workshop Archive and Post-cinema: Videogame/Animation/Comics, Sebastian Kuhn ha esaminato la funzione degli outtakes (scarti, scene tagliate, errori di varia natura) nel cinema hollywoodiano, e la loro decostruzione da parte di Pixar attraverso i “faked outtakes” dei propri film di animazione.
L’assemblaggio di bloopers, finali alternativi, sequenze inedite è parte di una strategia commerciale orientata alla valorizzazione dell’esperienza spettatoriale: in questo senso l’obiettivo delle versioni director’s cut o degli extra nelle edizioni dvd e blue ray è ricompensare la fedeltà dello spettatore attraverso un più ampio ventaglio di opzioni visive. Gli outtakes fanno parte di questo meccanismo di avvicinamento tra lo spettatore e il prodotto filmico, in quanto demitizzano l’aura delle star coinvolte mostrandone la fallibilità attraverso gli errori e sottolineando il lato informale dell’apparato creativo cinematografico. L’insieme degli outtakes può perciò essere considerato un archivio di home movie di un’ideale famiglia-Hollywood.
In realtà è evidente che l’operazione sottintende un livello avanzato di manipolazione: la scelta non casuale delle sequenze, il costante richiamo al film di riferimento concorrono ad incrementare la percezione di prossimità e appartenenza dello spettatore rispetto alla mitica comunità del set. I lungometraggi Pixar si inseriscono in modo originale in questa tradizione, proponendo outtakes creati ad hoc esattamente come il resto del film. Questo espediente ha il merito di smascherare l’artificiosità della pratica abituale, e al contempo di creare una memoria autoreferenziale ironica e paradossalmente più genuina in quanto da un lato è esplicitamente assemblata per il piacere dello spettatore, ma dall’altro lascia trasparire il lavoro dello staff Pixar dietro la famiglia finzionale costituita dai personaggi. Monster’s & Co., Toy Story, A Bug’s Life esplicitano dunque il ruolo determinante che gli outtakes assumono nel processo di fidelizzazione del pubblico, fino a costituirsi come vera e propria attrazione aggiuntiva, come “regalo” finalmente autentico e meno ipocrita allo spettatore.
Lisa Cecconi, Chiara Checcaglini