adidas nmd city sock adidas nmd city sock adidas nmd city sock gum pack release date info adidas NMD R1 Trail adidas nmd city sock gum soles adidas nmd city sock gum pack adidas nmd city sock nmd city sock primeknit core blacklush blue adidas nmd city sock black gum where to buy adidas nmd city sock winter wool adidas nmd city sock primeknit s79150 core black adidas nmd city sock core black adidas nmd primeknit city sock black adidas nmd city sock core black lush blue release date adidas NMD R1 PK adidas nmd chukka receives og colorway NMD City Sock PK adidas nmd chukka 2 adidas NMD R1 Triple Black comparing og adidas nmd r1 nmd chukka

In questo numero

White Balls on Walls

sabato 1 Aprile, 2023 | di Valentino Saccà
White Balls on Walls
Festival
0
Voto autore:

White Balls on Walls, analizza lucidamente le ombre dietro le opere d’arte del museo Stedelijk di Amsterdam. Ma spesso l’operazione manca di una vera identità stilistica

L’arte dell’inclusione

La documentarista Sarah Vos ha un progetto ambizioso e rischioso, ovvero riuscire a smascherare l’ipocrisia e il politicamente scorretto che si nasconde dietro la facciata delle opere d’arte e all’interno dei meccanismi che regolano il museo Stedelijk di Amsterdam.

L’importante struttura museale olandese ha un motto: “Meet the icons of modern art” e la regista con White Balls on Walls, presentato alla XVI edizione del Pordenone Docs Fest, si interroga su quali possano essere appunto le “icone dell’arte moderna”, scoprendo che per lo più sono in realtà rappresentate da uomini di razza bianca, ostracizzando così artisti donne e di colore.

Rein Wolfs, direttore dello Stedelijk, è intenzionato insieme al suo staff a cambiare le sorti dell’arte contemporanea, portandola a una forma di inclusione che abbatta i rigidi paletti di genere e di razza. Questa però non si rivela un’impresa facile, come documenta minuziosamente il lavoro della Vos, la quale dal 2019 fino al 2022 ha ripreso tutto quello che avviene dietro le quinte del museo, cercando di raccontare in maniera lucida e analitica questa tortuosa filiera che dovrebbe portare a una forma di accoglimento e a una maggiore pluralità artistica. Appare illuminante l’analisi delle opere dei maestri dell’espressionismo pittorico tedesco Kirchner e Nolde, autori di una serie di opere di matrice colonialista, dalle quali emerge appunto il concetto di affermazione della superiorità europea. Inoltre Kircher è stato persino tacciato di pedofilia, perversione che si affaccia in un suo noto ritratto. La storia presentata è senza dubbio degna di nota ed eticamente lodevole, però la Vos non riesce sempre ad imprimere al racconto una certa tensione morale che lo avrebbe reso maggiormente accattivante, limitandosi a una pulizia formale nelle riprese atte a sottolineare le forme architettoniche della struttura e il suo nitore asettico.

White Balls on Walls, nel suo lento viaggio verso una (im)possibile inclusione artistica, mescola alle riprese più statiche, realizzate all’interno dell’edificio, qualche ripresa esterna come le manifestazioni indette dalle Guerrilla Girl, gruppo anonimo di artiste femministe newyorkesi, dedite alla lotta contro il sessismo e il razzismo nel mondo dell’arte contemporanea.

Rein Wolfs viene spesso ripreso durante incontri di lavoro, sia in presenza che da remoto, altre volte mostrato in campo lungo o lunghissimo, quasi a perdersi tra le linee geometriche e le superfici lucide del museo, come uomo sconfitto dall’arte stessa. Un’arte poco inclusiva e democratica. Sottolinea molto bene questo stato d’animo di Wolfs l’inquadratura dove lui appare racchiuso dalla cornice oblunga di una finestra del museo. 

White Balls on Walls è un film fatto di spazi interni e chiusi, in grado di sottolineare i rigidi paletti di un’arte che invece di farsi opera aperta costringe nelle proprie pastoie il senso di libertà creativa e rappresentativa. L’occhio della Vos cerca di raccontare i fatti e di cogliere la realtà nella sua essenza, ma spesso manca l’incisività di una forma in grado di farsi stile e linguaggio documentario, restando più che altro un reportage giornalistico un po’ anonimo. 

Il coraggioso lavoro della documentarista olandese è un’indagine sincera e diretta ma anche un’opera in cerca di un’autentica forza stilistica.

  • White Balls on Walls [Paesi Bassi 2022]
  • REGIA Sarah Vos
  • CAST Rein Wolfs
  • SCENEGGIATURA Sarah Vos
  • FOTOGRAFIA Sander Snoep
  • MUSICHE Alan McLachlan
  • MONTAGGIO Gys Zevenbergen
  • Documentario, 90 minuti

Comments are closed.

adidas yeezy boost 350 turtle dove transcends sneakers adidas yeezy 350 boost turtle dove restock re release adidas yeezy 350 boost black release date yeezy 350 boost low yeezy boost 350 pirate black yeezy boost 350 low adidas yeezy boost 350 v2 black white yeezy boost 350 moonrock adidas yeezy 350 boost moonrock release date moonrock yeezy 350 boost legit real fake on foot look adidas yeezy boost 350 oxford tan adidas yeezy boost 350 v2 zebra another look adidas yeezy boost 350 oxford tan even more images yeezy 350 moonrock release date adidas yeezy 350 boost black adidas yeezy 350 boost low heres where you can cop the black adidas yeezy 350 boost low adidas yeezy 350 boost low adidas yeezy 350 boost 10 reasons why the adidas yeezy 350 boost will sell out instantly