La magia (nera) di Hollywood
L’asfalto scorre buio sotto le ruote di una Pontiac lercia, diretta verso Los Angeles, sulle note di Another Day in Paradise di Phil Collins. Siamo nei primi anni ‘90 e alla guida c’è una giovane regista, Lisa, diretta verso un incontro con l’istrionico Lou Burke, produttore hollywoodiano in decadenza interessato a opzionare il suo cortometraggio horror.
Al nuovo gusto di ciliegia, recente serie targata Netflix, è il viaggio di una ragazza nel mondo fatto di false promesse, patinato e snob, di Hollywood.
Sogno e incubi generati da una giungla sotto la cui superficie baciata dal sole, che inonda le palme cittadine, c’è una realtà oscura, mostruosa e vomitevole. Lisa ci mette poco a conoscere l’altro lato della medaglia, ma è disposta a tutto pur di raggiungere il proprio scopo. Disperata e derubata, si lancia precipitosamente in una vendetta con l’aiuto di una strega. La magia nera la immergerà nelle mostruosità della propria anima, trascinandola in un climax orrorifico inarrestabile e imprevedibile, una realtà disturbante e degradata nella quale i demoni della città dei sogni prendono carne e vita.
Facile notare che la serie deve molto alla iconografia di David Lynch: Cuore selvaggio, Strade perdute e Mulholland Drive sono richiamati assiduamente, ma la lista di riferimenti è ben più lunga. La miniserie è in realtà un melting pot di registi che proprio tra gli anni ‘80 e ‘90 hanno saputo far coesistere un certo senso per il disgusto organico con la natura rarefatta e disturbante dell’incubo. Cronenberg, Verhoeven, Polanski, ma anche echi cromatici che guardano al più contemporaneo Refn, sono i riferimenti di questo viaggio sotto la superficie di una città magica, sì, ma anche nera, in cui i sogni si tramutano in incubi che hanno la stessa consistenza della bile.
Sicuramente una miniserie derivativa da altro già visto, che potrebbe risultare repulsiva. Però, ha il grande merito dell’imprevedibilità, proprio perché si ispira a storie e personaggi che ancora oggi ci perturbano. È ossessivamente attratta da un’estetica sporca, ritrae gli angoli più degradati di una città che vive apertamente le sue contraddizioni, ma allo stesso tempo abbraccia un’estetica ricercata e raffinata. La narrazione asseconda pienamente la violenza di questi demoni, reali o immaginari, fino a sprofondare nell’oscurità di una vendetta necromantica.
Al nuovo gusto di ciliegia [Brand New Cherry Flavor, USA 2021] IDEATORI Nick Antosca, Lenore Zion.
CAST Rosa Salazar, Eric Lange, Catherine Keener, Manny Giacinto.
Horror/Drammatico, durata 36/52 minuti (episodio), miniserie.