Eyes without a face
Vedere attraverso gli occhi di un assassino, come un’allucinazione fin troppo reale e cruenta, immobilizzati di fronte alla violenza e impossibilitati ad interromperla finché la mattina non sorge a far sembrare il tutto come un incubo, ma che purtroppo si rivela essere la terribile verità.
Visioni talmente vivide da tramutarsi in diretta in realtà, nei luoghi degli omicidi, i quali hanno un minimo comune denominatore: le vittime sono tutti ex dottori di un ospedale psichiatrico. È questo il destino che sconvolge la vita di Madison da quando una notte un maniaco è entrato nella sua abitazione uccidendo il marito, un violento alcolista, e aggredendola così da farle perdere il figlio che portava in grembo.
James Wan torna con Malignant all’horror allontanandosi dalle atmosfere sinistre di The Conjuring e Insidious, per avvicinarsi più smaccatamente allo slasher anni ‘80, rivisto nella formula proprio attraverso le visioni di Madison. A metà strada tra paranormale e thriller psicologico, una volta svelato il plot twist, la pellicola si incaglia nell’improbabilità della sua storia, in particolar modo nell’incapacità di prendere una delle due direzioni ma decidendo di percorrerle entrambe alla ricerca di una sorpresa spettatoriale, la quale risulta ancora più stucchevole viste le troppe forzature. L’ironia presente in Malignant di certo alleggerisce le incongruenze narrative di un’indagine poco credibile, ma non risolleva la pellicola che rimane fracassona nella colonna sonora e ipertrofica nella regia, in cui però va dato atto a Wan di essere capace, al di là dell’impianto narrativo.
Il gusto citazionista per un certo cinema si rivela essere la parte migliore e visivamente accattivante: Wan guarda ai thriller di Dario Argento, Mario Bava e Brian De Palma. La sequenza del secondo omicidio è esemplare, Madison sul suo letto improvvisamente si ritrova inondata dalla luce dei neon fuori dalla finestra della vittima, ma basta l’occhio della protagonista, vitreo d’angoscia, a rendere giustizia alla violenza della scena. Sono veri e propri sprechi di una pellicola inconcludente e fallimentare nel cercare nuove strade nel genere. Sicuramente divertente per il suo regista, molto meno per il suo spettatore.
Malignant [id., USA 2021] REGIA James Wan.
CAST Annabelle Wallis, Maddie Hasson, George Young, Michole Briana White, Jake Abel.
SCENEGGIATURA Akela Cooper. FOTOGRAFIA Michael Burgess.
MUSICHE Joseph Bishara.
Horror, durata 111 minuti.