La Cina è (sempre più) vicina
La riuscita condensazione dei vari riflessi emotivi dei personaggi nei loro stessi volti è senza dubbio l’aspetto più esaltante dello stile di Easy Breezy. Da disteso a slanciato, da contratto a nevrotico, il tratto di Yi Yang (cinese classe 1994, dal 2013 in Italia dove vive e lavora) si modifica grazie a una forma sostanzialmente espressionista. E su questo espressionismo, che guarda profondamente al fumetto giapponese, si basa fondamentalmente la scansione del ritmo frenetico della vicenda narrata, che è anche molto semplice e lineare: nella Cina degli anni Novanta dello scorso secolo, Li Yu, lo zio Ya e il piccolo Yang Kuaikuai, coinvolto casualmente nelle peripezie, rubano un furgone con l’intento di rivenderlo a Big Leo, un delinquente locale. Le cose cambiano però rapidamente quando sul sedile posteriore scoprono di avere un’ospite inattesa: Yun Duo, una bambina che da tutto il giorno i notiziari danno per scomparsa.
La semplicità con la quale si dipana il racconto è appunto contrapposta alla complessità con cui vengono delineati i caratteri estetici del mondo rappresentato. Dicevo appunto di come sia evidente la forza con la quale Yang ritrae i protagonisti della sua storia: il loro modo di riempire improvvisamente la vignetta, di cambiare repentinamente i tratti del volto sono tutte qualità che la giovane fumettista cinese acquisisce da un certo filone del manga (il nome che rapidamente viene in mente è naturalmente quello di Taiyo Matsumoto), ma la sua capacità di farne un uso personale ed efficace è evidente e in alcuni passaggi sorprendente. L’utilizzo di alcune splash page, ad esempio, dà la dimostrazione di quanto sapiente sia già la sua concezione dell’impianto narrativo: mai casuale e sempre funzionale a come quel determinato momento debba allentare la tensione o aumentarla.
Tra i personaggi che più colpiscono – proprio per l’uso certosino dei dettagli e delle forme espressive di cui ho parlato qualche riga più su – c’è senza dubbio quello che scopriremo essere il sequestratore di Yun Duo: una maschera che sa essere – fino a che la storia lo richiede – sfuggente e impercettibile, per poi mutare diabolicamente permeando tutto ciò che la circonda (nella lunga scena all’interno dello zoo, il mondo pare ingrigirsi sia per le condizioni atmosferiche sia per i colori dell’abbigliamento del sequestratore, che sembrano impregnare emotivamente l’intera sequenza). In definitiva, grazie a tutti questi elementi, Easy Breezy si configura dunque come un’ottima prova che fa ben sperare per il futuro della giovane artista cinese. L’attendiamo dunque al varco, augurandoci di ritrovarla con un’opera che ci racconti nuovamente, con la stessa naturalezza, la quotidianità vivace di una Cina contemporanea che ancora troppo poco conosciamo.
Easy Breezy [Italia 2021] TESTO E DISEGNI Yi Yang.
EDITORE Bao Publishing. COLLANA Bao 宝.
Graphic novel, 184 pagine.