Artisti da ringraziare
Tutto ciò che leggiamo, vediamo, sentiamo in età adolescenziale è un bagaglio culturale e formativo che diventerà parte integrante della nostra crescita individuale.
Questa asserzione è alla base di Come rubare un Magnus, nuovo lavoro di Davide Toffolo, fumettista e musicista pordenonese,: Magnus è lo pseudonimo di Roberto Raviola, fumettista conosciuto per molti lavori (da Alan Ford a Kriminal, da Lo sconosciuto a La compagnia della forca), morto nel 1996 e fonte di ispirazione per Toffolo, come ben sottolineato in prefazione. Come rubare un Magnus è perciò sia un omaggio a Raviola che una illuminata trattazione su cosa significhi essere un Artista. Partendo dal furto di una tavola originale, la copertina n°9 di Necron, durante una mostra dedicata a Magnus svoltasi a Pordenone nel 2004, Toffolo ripercorre la carriera dell’autore bolognese e il proprio percorso di fumettista. “Come si diventa uno che fa fumetti?”, questa è la domanda che si pone continuamente nelle pagine del volume Toffolo, e la risposta rimane sospesa tra biografia e autobiografia in un’alternanza spazio temporale che si mostra al lettore con una fluidità perfetta.
Ci si chiede più volte se le storie narrate siano reali o frutto di una maniacale ammirazione nei confronti di un artista che ancora oggi fatica a trovare eredi. L’indagine volta a scoprire chi ha rubato la tavola è la scusa di Toffolo per raccontare anche il proprio mondo, gli amati “personaggi” pordenonesi e i luoghi che hanno modellato le sue ispirazioni, non da ultimi i personaggi di Raviola (i Tre allegri ragazzi morti simili nel loro mascheramento a Kriminal). Un percorso sull’essere umano orientato verso sé stesso, ciò che ultimamente sta compiendo Toffolo insieme allo scorrere del tempo e ai significati che le esperienze hanno per il lavoro di tutti i giorni. Da ciò nasce il ritratto di Magnus, un creativo, pazzoide, visionario, concretamente consapevole di avere una missione: far diventare reali i propri sogni senza dimenticare che la vita, purtroppo, nasconde ostacoli e insidie che sbattono con essi.
E così vediamo Magnus formarsi unitamente all’amicizia con Bonvi, il papà delle Sturmtruppen, alla magia che ha fatto crescere il fumetto italiano dagli anni ‘60 ad oggi attraverso le personalità che hanno lavorato con lui tra cui gli editori Bonelli e Barbieri. Una vita meravigliosa che si intreccia tra Castel del Rio, dove Magnus si ritirò a lungo, e la tragica morte avvenuta dopo una lunga malattia. La reverenza di Toffolo è simile a quella già dimostrata nei confronti di Carnera e Pasolini, e anche qui il segno è semplice ma dettagliato ed evita la caricatura. Ormai sia la scrittura che i disegni dimostrano una maturità che risalta nell’atmosfera sognante ma allo stesso tempo concreta degli ultimi lavori di Davide. E il messaggio finale non può che essere da insegnamento per tutti: dai maestri si impara, si rielabora e poi si restituisce al futuro, per non far dimenticare che ogni artista degno di questo nome è eterno. Ringraziamo.
Come rubare un Magnus [ITALIA, 2020] TESTI E DISEGNI Davide Toffolo.
EDITORE Oblomov edizioni.
Graphic novel, 152 pagine.